Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: Greg Glienna, Mary Ruth Clarke - Scenegg.: Jim Herzfeld, John Hamburg - Fotogr.(Panoramica/a colori): Peter James - Mus.: Randy Newman - Montagg.: Jon Poll - Dur.: 100' - Produz.: Nancy Tenenbaum e Jane Rosenthal, Robert De Niro, Jay Roach.
Interpreti e ruoli
Robert De Niro (Jack Byrnes), Ben Stiller (Greg Focker), Teri Polo (Pam Byrnes), Blythe Danner (Dina Byrnes), Nicole Dehuff (Debbie Byrnes), Jon Abrahams (Denny Byrnes), Tom McCarthy (Bob Banks), Owen Wilson (Kevin Rawley)
Soggetto
Follemente innamorato della sua fidanzata Pam, Greg Focker sta per chiederle di sposarlo, ma alcune circostanze lo impediscono. Così é lei ad informarlo che c'é un invito: a casa dei suoi per il fine settimana per festeggiare l'imminente matrimonio della sorella Debbie con Bob, bello e ricco. Il viaggio a New York sembra a Greg l'occasione ideale per fare la proposta già rinviata. All'arrivo in casa Byrnes, Greg deve fare i conti con il padre di Pam, Jack, orticultore in pensione, convinto che nessun uomo sia così in gamba da sposare la prima figlia Pam. Il fatto che Greg sia un infermiere e che odi i gatti non migliora la situazione. Per di più, a
all'aeroporto c'è stato uno scambio di valigia, e ora Greg é senza ricambio e, soprattutto, senza anello. Da quel momento lo sventurato ne combina una peggio dell'altra. E ad aggravare ulteriormente le cose arriva la scoperta che il padre in realtà era alle dipendenze della CIA, dove svolgeva ruoli di esaminatore psicologico delle persone. Più si mette d'impegno, più Greg fa danni: sembra colpa sua se il matrimonio della sorella subisce contraccolpi e ritardi. Jack poi lo prende per un consumatore di droga e dedito a varie pratiche sessuali. Il colmo arriva quando il gatto prediletto sparisce e Greg inganna Jack portandone uno simile. Alla fine Greg viene cacciato, torna all'aeroporto, dà in escandescenze, viene arrestato e interrogato. Ma qui c'è anche Jack, convinto dalla figlia a tornare sui propri passi. Allora gli equivoci si chiariscono. E, mentre si celebra il matrimonio di Debby, i due ragazzi possono programmare anche il loro.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una commedia degli equivoci nel solco della migliore tradizione americana. Personaggi un po' sopra le righe, critica di certi atteggiamenti rituali della borghesia, ironia ora con mordente, ora un po' più leggerina. Ma nell'insieme il gioco delle incomprensioni e delle ripicche funziona. Il tema del matrimonio è toccato con accenti di serietà, e qualche passaggio meno risolto non impedisce al racconto di arrivare con brio ed eleganza verso il lieto fine. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, accettabile quindi, e brillante, con tutti gli ingredienti al punto giusto.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria come spettacolo di buon livello sul versante leggero. Quello del passatempo rimane il contesto più riuscito e indicato.