Orig.: Italia/Croazia (2013) - Sogg. e scenegg.: Enrico Vecchi, Carlo Arciero, Branko Zavrsan, Alberto Fasulo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alberto Fasulo - Mus.: Riccardo Spagnol - Montagg.: Johannes Hiroshi Nakajima - Dur.: 85' - Produz.: Nadia Trevisan, Alberto Fasulo in coproduzione con Irena Markovic.
Interpreti e ruoli
Branko Zavrsan (Branko), Lucka Pockia (Isa), Marijan Sestak . (Maki)
Soggetto
Branko, ex insegnante di Rijeka, da qualche mese è diventato camionista per un'azienda di trasporti italiana. Un scelta sofferta e difficile ma per lui motivata dal fatto che ora guadagna tre volte in più rispetto allo stipendio di scuola. C'è però l'altra faccia della medaglia: quella di vivere costantemente lontano da casa, impossibilitato a vedere moglie e figli e ad occuparsi di loro. Tocca solo a lui, alla sua pazienza e ostinazione tenere vivo un difficile equilibrio tra lavoro, vita professionale e vita privata.
Valutazione Pastorale
Nato in Friuli nel 1976, Alberto Fasulo ha lavorato nel cinema come assistente alla regia, tra film di fiction e documentari di creazione. Proprio un documentario è il suo LM d'esordio, "Rumore bianco" (2008). Questa di oggi è la sua opera prima con una storia che conferma la sua propensione a muoversi in una zona mista tra vicende inventate e un contorno di taglio fortemente realistico. Il 'mestiere' di camionista; il lavoro rapportato al guadagno; la fatica della solitudine e la tensione dei rapporti professionali. Il ventaglio di temi attuali è ricco, intenso, pertinente. Al centro c'è Branko, uomo di poche parole che la regia inquadra spesso con immagini fisse, riflesso di un non voluto immobilismo esistenziale. Il copione soffre forse di molti silenzi e di troppe lentezze ma riesce infine a far lievitare una materia originale, facendo emergere chiaroscuri caratteriali e sprazzi di qualche verità. Una sorta di cronaca on the road del Terzo Millennio per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, forse meglio, in occasioni mirate per avviare riflessioni sui molti temi di vita contemporanea che affronta.