TITAN A.E.

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Fantascienza, Film per ragazzi
Genere
Fantastico
Regia
Don Bluth, Gary Goldman
Durata
95'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Titan A.E.
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Ben Edlund, John August, Joss Whedon Hans Bauer e Randall McCormick
Musiche
Graeme Revell
Montaggio
non indicato

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: Hans Bauer e Randall McCormick - Scenegg.: Ben Edlund, John August, Joss Whedon - Fotogr. (Scope/a colori): non indicata - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: non indicato - Dur.: 95' - Produz.: Don Bluth, Paul Gertz, Gary Goldman, David Kirschner.

Soggetto

Nel 3028, mentre nel Colorado è in corso il Progetto Titan, una razza di alieni chiamata Drej riesce ad attaccare e a distruggere la Terra. Quindici anni dopo, il giovane Cale, il cui padre era scomparso durante il vecchio progetto, riesce a convincere un piccolo gruppo di sopravvissuti che é il momento di passare all'azione per cercare di salvare la razza umana. L'unica via d'uscita si trova su Titan, l'astronave scomparsa appunto nel 3028, e nel codice genetico nascosto in un anello. Cale guida l'impresa, alla quale si associano anche Korso, che aveva lavorato con il padre, e Akima, una ragazza. Muovendosi tra astronavi mercantili e colonie alla deriva, gli ostacoli da superare sono tantissimi: il più imprevedibile é rappresentato da Korso, che al momento decisivo scopre il suo doppio gioco, egli é in realtà al servizio degli alieni. Cale e Akima, scampati agli agguati, partono su una vecchia astronave verso gli anelli di ghiaccio di Tirim. Infine arrivano sulla stazione dove c'è il codice genetico che ricrea una nuova vita. Korso esplode nello spazio. Il Titan é libero. Siamo nel 3044. Cale e Akima sono sul Pianeta Nuovo, e decidono di chiamarlo Terra.

Valutazione Pastorale

Gli autori, Don Bluth e Gary Goldman, hanno realizzato negli anni scorsi "Thumbelina-Pollicina" e "Anastasia". Qui si lanciano in una sorta di cartone animato di fantascienza, con il ricorso ad effetti speciali raffinati ed innovativi resi possibili da un budget a disposizione di 55 milioni di dollari. Pur essendo prevalente il tono fantastico, la storia scorre sui binari dell'avventura, con tutto il conseguente contorno: inseguimenti, equivoci, duelli, grandi pericoli, lieto fine. Ma nonostante tutti gli sforzi, l'azione non decolla, il ritmo rimane come compresso dentro l'eccessivo uso di tecnologie, sembra difficile alla fine ricavarne un sia pur blando messaggio o idea o materia per qualche riflessione. Nell'insieme il prodotto é tecnicamente ben fatto ma poco vitale, privo di convinzione e di calore. Dal punto di vista pastorale, il film é quindi da collocare nella valutazione dell'inconsistente, punteggiato da molte banalità.
UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film può indirizzarsi per proiezioni mirate, anche per ragazzi,ma soprattutto nell'ottica di una dimostrazione delle possibilità degli effetti speciali legati alle nuove tecnologie.

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