Interpreti e ruoli
Angelo Maggi (Woody), Massimo Dapporto (Buzz Lightyear), Luca Laurenti. (Forky), Corrado Guzzanti (Duke Caboom), Rossella Brescia (Ballerina volante), Benji e Fede (Due ranocchie), Cinzia De Carolis (Bo Peep)
Soggetto
Tutto (ri) comincia con Woody in un nuova cameretta, nuovi giocattoli e un nuovo bambino di riferimento: è Bonnie, che si sta preparando a frequentare la scuola materna ed è per questo un po’ preoccupata…
Valutazione Pastorale
Dopo il numero 1, 2, e 3, usciti rispettivamente nel 1995, 1999, 2010, ecco ora Toy Story 4, nuova produzione targata Disney/Pixar diretta da Josh Cooley in uscita nelle sale a partire dal 26 giugno. Può risultare interessante ascoltare il regista quando dice: ” Non ho lavorato a nessuno dei titoli precedenti, dunque mi sono avvicinato alla serie con spirito totalmente libero. Per me i personaggi di Toy Story sono il corrispettivo di Topolino, Paperino e Pluto nel mondo Pixar. Woody e Buzz sono entrati a far parte del vocabolario cinematografico con il quale si sono ritrovate le generazioni successive al 1995”. Così in effetti chi pensava che la storia di Woody con Andy si fosse conclusa con la grande fuga, si è dovuto ricredere, ogni fine è in realtà un nuovo inizio. Entrano da subito in gioco i temi del viaggio, del cambiamento, della crescita. La fusione tra giocattoli ed esseri umani raggiunge toni di struggente malinconia e di commossa partecipazione. La novità di questo capitolo è rappresentata da Forky, che in realtà non è un giocattolo, ma un cucchiaio/forchetta gettato nella spazzatura e salvato per pura fortuna. Il viaggio che i genitori di Bonnie intraprendono nel Luna Park diventa il punto di partenza per rimescolare tutte le carte in gioco e riposizionare i rapporti tra i vari giocattoli. E’ bello e certamente commovente, il modo con cui i personaggi veri e finti si muovono, agiscono, provocano divertimento e pianto. Più che mai risulta appropriato il ricordo dei personaggi Disney fatto sopra: nomi non vecchi, anzi ‘moderni’, ricordi che si rinnovano nei caratteri e nelle riflessioni che suggeriscono. Una nitida poesia motiva la partecipazione dei piccoli spettatori. Perché un giocattolo senza un bambino non può sopravvivere, e il legame tra i due aiuta entrambi a crescere. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare consigliabile/poetico e adatto per tutta la famiglia.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte altre occasioni come prodotto di piacevole taglio poetico per bambini e per tutta la famiglia.