Sogg.: Franco Ferrini, Gianni Romoli, Dario Argento - Scenegg.: Dario Argento, T.E.D. Klein - Fotogr.: (scope/a colori) Raffaele Mertes - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Bennet Goldberg - Dur.: 113' - Produz.: A.D.C., Overseas Group
Interpreti e ruoli
Christopher Rydell (David Parson), Asia Argento (Aura Petrusco), James Russo (Stefan Petrusco), Laura Johnson (Adriana Petrusco), Frederic Forrest (Dottor Judd), Brad Dourif, Piper Laurie, Isabell Monk, Peter Moore, Dominique Serrand, Gory Garvin, Terry Perkins, Sharon Barr
Soggetto
una ragazza anoressica, Aura Petrusco, viene soccorsa da David Parson, giornalista televisivo, ma lei gli sfugge rubandogli il portafoglio. La polizia la restituisce ai genitori, Adriana e Stefan Petrusco, romeni immigrati e medium. Durante una seduta spiritica lo spirito di una chiroterapista di colore, decapitata da un misterioso killer con una taglierina elettrica a filo, denuncia la presenza dell'assassino. Attirata dalle grida successive, Aura scorge una figura che brandisce le teste dei genitori. Intanto un bambino, naturalista in erba, entra nella casa del vicino inseguendo un geco, e trova la taglierina del killer, e per poco non si decapita. Successivamente Aura viene riportata nella clinica dal dottor Judd, presente alla seduta, che le dà una bacca allucinogena per sapere, senza esito, se ha riconosciuto l'assassino. Intanto il killer entra nella clinica, e uccide l'infermiera, cui Aura ha sottratto le chiavi per fuggire con David, giunto in suo aiuto. I due giovani trovano negli effetti personali dell'infermiera la foto di due vittime, ritratte con un medico ed alcune colleghe. Tentano di avvertire l'infermiera Quirk, ma questa si rifugia in un motel, comunicandone l'indirizzo all'amica ed involontariamente al killer, che la raggiunge e uccide. David trova il medico della foto, Lloyd, ormai drogato, ma questi è reticente. Il killer, raggiuntolo a casa, lo fa decapitare dall'ascensore. Intanto la polizia trova Judd morto in auto, dopo l'ennesimo tentativo di rapire Aura, con le teste delle vittime nel bagagliaio, e chiude il caso. David, che è tornato a drogarsi, vede una figura col braccialetto di Aura, e seguendola, trova il bambino che gli indica la casa del killer, alla cui finestra vede riflessa in una tinozza la faccia di Aura. Entrato e ritrovata Aura, viene tramortito dalla rediviva Adriana, che dopo aver finto la sua morte e decapitato il marito, ha ucciso l'intera èquipe responsabile della morte del figlio Nicholas, decapitato per errore dal ginecologo durante il parto. Adriana, mentre sta per uccidere David, viene decapitata con la sua taglierina dal bambino, sportosi da un buco nel soffitto della cantina dove si trovavano sia Adriana sia i giovani David ed Aura.
Valutazione Pastorale
grondante sangue e truculenze, l'ennesimo thrilling di Argento dimostra il progressivo appannamento del regista siciliano, che gioca sempre più su effetti orripilanti e al limite del grand-guignol per rendere credibile una storia che mostra vistose lacune nel soggetto, pieno di incongruenze e di situazioni che possono essere plausibili in un horror fantastico, ma non in una vicenda criminale reale, dalle teste decapitate che gridano o sussurrano nomi, al neonato decapitato per errore da un bisturi in un sol colpo (a meno che il medico non fosse un samurai travestito da ginecologo), per non parlare dell'incredibile performance del bambino che aggancia con la taglierina e decapita, sporgendosi dal soffitto, una donna più grande di lui. Il film sciorina la solita serie di scene raccapriccianti e sadiche, con un insistito compiacimento, tipico del regista, che sembra, visti i suoi epigoni di qua e di là dell'oceano, aver fatto scuola, con la ricerca, sempre più esasperata, dell'effettaccio.