TROY

Valutazione
Accettabile, problematico**
Tematica
Famiglia - genitori figli, Guerra, Potere, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Wolfgang Petersen
Durata
161'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Gran Bretagna, Malta
Titolo Originale
Troy
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
David Benioff ispirato al poema "Iliade" di Omero
Musiche
Gabriel Yared
Montaggio
Peter Honess

Orig.: Gran Bretagna/Malta (2004) - Sogg.: ispirato al poema "Iliade" di Omero - Scenegg.: David Benioff - Fotogr.(Scope/a colori): Roger Pratt - Mus.: Gabriel Yared - Montagg.: Peter Honess - Dur.: 161' - Produz.: Wolfgang Petersen, Diana Rathbun, Colin Wilson.

Interpreti e ruoli

Brad Pitt (Achille), Orlando Bloom (Paride), Diane Kruger (Elena), Eric Bana (Ettore), Brendan Gleeson (Menelao), Brian Cox (Agamennone), Peter O'Toole (Priamo), Sean Bean (Ulisse), Saffron Barrows (Andromaca), Rose Byrne (Briseide), Julie Christie (Tetide), Garrett Hedlund . (Patroclo)

Soggetto

Nell'antica Grecia, Menelao, re di Sparta, ha appena brindato ad un periodo di pace con la rivale Troia. Dalle parti opposte del tavolo però Paride, principe di Troia, e Elena, moglie di Menelao, si scambiano sguardi di complicità. Paride è innamorato, rapisce Elena e la conduce all'interno di Troia. L'ira di Menelao si scatena e il fratello Agamennone, re di Micene, chiama a raccolta tutti i popoli della Grecia per formare un esercito e andare a Troia a riprendere Elena. In realtà Agamennone è spinto anche da una enorme avidità personale: conquistare Troia significa avere finalmente la supremazia su tutti i terreni dell'impero. Da sempre considerata invincibile per le sue alte e possenti mura, Troia è governata dall'anziano re Priamo e difesa dal suo primo figlio, il principe Ettore. Gli attacchi dall'esterno risultano inutili. Sparta non può fare a meno di ricorrere ad Achille, guerriero invincibile, arrogante, poco interessato ai motivi della guerra e molto a costruire la propria gloria. In uno dei tanti scontri, il giovane Patroclo, nipote prediletto di Achille, indossa l'elmetto dello zio, e Ettore lo uccide. Achille allora chiama Ettore al duello aperto, lo elimina e poi trascina il cadavere fino al campo vicino al mare. Nottetempo Priamo raggiunge il guerriero per chiedere la pietà di avere il corpo del figlio. Achille lo concede. Ma intanto Ulisse, osservando un soldato costruire un cavallino per il figlio, ha un'idea. Giorni dopo la spiaggia si presenta priva di uomini. Solo un enorme cavallo è rimasto e, considerato un dono votivo, viene portato dentro la città. Nella notte dalla pancia del cavallo escono i soldati greci con Achille in testa. Troia è messa a ferro e fuoco e crolla. Nella confusione, Paride uccide anche Achille. Il guerriero invincibile è stato abbattuto.

Valutazione Pastorale

Chi cerca l'aderenza rigorosa e totale al poema omerico avrà mille obiezioni da fare: in gran parte forse inutili, perchè la grandezza di una creazione artistica si misura proprio nella possibilità di sfrondarne alcune parti e di recuperare quelle che, 3000 anni dopo, parlano ancora all'uomo e alla donna di oggi e ci inducono a riflessioni non banali sull'eterna frattura tra i sentimenti dell'anima e le pulsioni della mente. Il copione scritto da David Benioff (autore del recente, inquieto "La 25^ ora" di Spike Lee) costruisce con frasi secche e dialoghi incisivi le psicologie dei vari personaggi: tutti con misura diversa incalzati da varie sfaccettature, a cominciare da un Achille spesso dubbioso, pronto a farsi domande dalla difficile risposta. La regia di Petersen riesce poi ad allargare quegli interrogativi dai singoli protagonisti alla sterminata moltitudine dei soldati: facendoci tornare a riflettere, con serietà, sulle trappole della Storia, sull'inutilità di guerre spesso solo 'personali', sui falsi miti dell'eroe, sulla necessità di dare spazio alla compassione, alla preghiera, alla pietà. L'enorme impegno produttivo appare dunque ben motivato, esempio di una nuova possibilità (con l'aiuto degli effetti speciali digitali) di recuperare senza intellettualismi le vicende di un passato anche molto lontano. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, e problematico per gli argomenti attuali che mette al centro della vicenda.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in altre occasioni come prodotto insieme spettacolare e di sostanza. Qualche attenzione per i minori in previsione di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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