Orig.: Italia (2007) - Sogg.: Graziano Diana, Simona Izzo, Ricky Tognazzi - Scenegg.: Graziano Diana, Simona Izzo, Alexandria La Capria - Fotogr.(Scope/a colori): Blasco Giurato - Mus.: Ennio Morricone - Montagg.: Massimo Quaglia - Dur.: 100' - Produz.: Massimo Ferrero.
Interpreti e ruoli
Luca Zingaretti (Davide), Vanessa Incontrada (Monica), Michela Cescon (Stefania), Rosalinda Celentano (Isabella), Elena Bouryka (Diletta), Jane Alexander (Laura), Lisa Gastoni (Diletta), Ricky Tognazzi ( mamma di Davide), Guido Ripanti (Rodolfo), Claudio Bigagli (Tommaso), Eros Galbiati (Vittorio), Francesco Benigno (Eros), Hal Yamaounchi (Strombolicchio), Barbara Mautino . (Saké), (Barbara)
Soggetto
Mentre é ricoverato nella camera iperbarica dell'ospedale di Stromboli, Davide, chef famoso ma attualmente disoccupato, ripensa agli avvenimenti della sua vita. Alle sue donne, soprattutto. Isabella, una sofisticata gourmet che gira i ristoranti più famosi del mondo; Stefania, una biologa che lo aiuta a riprodurre sapori e profumi da esporre in una mostra 'olfattiva' in un museo; Monica, giornalista-cuoca che cura un programma televisivo di successo. Dal legame con Monica nasce Tommaso, ma lui non riesce a fermarsi, non sa dire di no al ritorno di Stefania, Monica se ne accorge e lo lascia. Davide cambia ristoranti, ne viene cacciato, resta senza lavoro. Si confida con la madre, poi torna a Stromboli nella casa di famiglia, che medita di vendere. Qui però si sente male, avendo ingerito alcune pillole non adatte, e al suo capezzale accorrono tutte. Guarito, Davide cerca di non far ripartire la sua 'compagnia'. Eccoli tutti a tavola, ma per poco. Con la barca di Isabella, il gruppo riparte. Alla fine però Tommaso, il figlio, resta con il padre ritrovato. Monica si è convinta, e glielo affida per qualche tempo.
Valutazione Pastorale
Il tentativo di ripercorrere le strade della commedia italiana dei tempi migliori c'é ed é fin troppo evidente. Il copione però sbanda nel volersi barcamenare tra differenti suggestioni: una 'ronde' femminile in linea con l'idea del "cuoco-artista"; l'abilità culinaria come evasione da altre preoccupazioni; una eccssiva vacuità di profili psicologici. Ne consegue che il racconto acquista, andando avanti, un aspetto sempre più 'esteriore', ossia estraneo ai temi che affronta e più in linea con i toni di una favoletta moderna all'insegna di snobismi e leggerezze. Che vanno bene in un quadro di poche pretese, ma diventano meno azzeccate di fronte all'obiettivo di comporre un affresco di costume. Così la regia di Simona Izzo, che ammanta l'insieme di uno sguardo al femminile, scivola verso un finale ammiccante, accomondante e un po' ruffiano, costruito sul compromesso di un figlio diviso, in una situazione che dovrebbe accontentare tutti. Soluzioni eccepibili, ma di forza limitata, e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente e segnato da superficialità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente quanto detto sopra. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.