Orig.: Francia (2005) - Sogg.: ispirato al film "Fingers" (in Italia "Rapsodia per un killer") di James Toback, 1977 - Scenegg.: Jacques Audiard, Tonino Benacquista - Fotogr.(Panoramica/a colori): Stephane Fontaine - Mus.: Alexandre Desplat - Montagg.: Juliette Welfling - Dur.: 107' - Produz.: Pascal Caucheteux.
Interpreti e ruoli
Romain Duris (Thomas Seyr), Niels Arestrup (Robert Seyr), Aure Atika (Aline), Emmanuelle Devos (Chris), Linh-Dan Pham (Miao-Lin), Jonathan Zaccai (Fabrice), Gilles Cohen (Sami), Anton Yakovlev (Minskov), Jian-Zhang (Jean-Pierre), Sandy Whitelaw . (Fox)
Soggetto
Inseritosi nello stesso settore lavorativo del padre, il giovane Tom si occupa insieme a due soci di compravendita immobiliare. Da ragazzo, incoraggiato dalla madre musicista venuta a mancare troppo presto, suonava il pianoforte. Questa antica passione ritorna il giorno in cui per caso incontra il sig. Fox, che conosceva bene la mamma, e lo invita a fissare un appuntamento per un'audizione. Tom prende la cosa sul serio, vuole fare bella figura, ingaggia una pianista cinese che gli dà lezioni, comincia a trascurare il lavoro. Invano i due soci lo richiamano all'ordine. Quando arriva il giuorno stabilito però, Tom si emoziona e il provino va male. Subito dopo il padre, che viveva ancora di traffici poco leciti, viene ucciso da alcuni gangster russi. Due anni dopo, Tom fa l'agente di Miao-Lin, la cinese ora diventata pianista di successo. L'accompagna a teatro, dove vede il russo che aveva eliminato il padre. Cerca a sua volta di eliminarlo. Poi torna in sala ad ascoltare il concerto.
Valutazione Pastorale
Per la cronaca si tratta del remake francese dell'americano "Rapsodia per un killer" (Fingers) diretto nel 1977 da James Toback. Spostata a Parigi, la storia segue il disordinato percorso mentale e sentimentale di un giovane stretto tra un mestiere che gli assicura un certo benessere ma richiede anche interventi violenti, assenza di rispetto e di scrupoli verso gli altri, e il richiamo di una passione artistica che é l'opposto ma nella quale non riesce ad emergere. Il profilo psicologico del protagonista é ben disegnato, sia quando è in lotta con se stesso sulle cose da fare si quando si scontra con un padre verso il quale ha un rapporto di amore/odio. La poesia della musica e il cinismo negli affari non possono convivere. Tom é chiamato ad una scelta di crescita che il finale sembra far intravedere. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, anche per la presenza di situazioni di contorno (uno dei soci, la moglie di lui) non sempre del tutto necessarie che inducono a segnalare crudezze espressive e visive.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.