Tutti tranne te

Valutazione
Brillante, Complesso, superficiale
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Dialogo, Donna, Educazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Lavoro, LGBTQ+, Mass-media, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Musica
Genere
Commedia, Sentimentale
Regia
Will Gluck
Durata
103'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Anyone But You
Distribuzione
Eagle Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Ilana Wolpert, Will Gluck
Fotografia
Danny Ruhlmann
Musiche
Este Haim, Christopher Stracey
Montaggio
Kim Boritz-Brehm, Tia Nolan ACE
Produzione
Will Gluck, Joe Roth, Jeff Kirschenbaum. Casa di produzione: Columbia Pictures, Roth-Kirschenbaum, FilmsSK Global, Fifty-Fifty Films, Olive Bridge Entertainment

Interpreti e ruoli

Glen Powell (Ben), Sydney Sweeney (Bea), Dermot Mulroney (Leo, padre di Bea), Hadley Robinson (Halle), Alexandra Shipp (Claudia), Gata (Pete), Charlee Fraser (Margaret), Rachel Griffiths (Innie)

Soggetto

Stati Uniti, oggi. Bea è una studentessa di Legge all’Università di Boston, ma sogna di fare altro nella vita. Un giorno incontra casualmente in un caffè Ben, analista finanziario. Tra loro scatta subito una forte sintonia, ma i timori di entrambi, che possa rivelarsi un sentimento troppo coinvolgente, li fanno allontanare tra non detti e un equivoco di fondo. Tempo dopo i due si rincontrano, chiamati a condividere un viaggio a Sidney in Australia per l’unione tra Halle e Claudia, rispettivamente la sorella di Bea e la migliore amica di Ben. Un viaggio che si presenterà all’insegna dei conflitti, degli imprevisti e dei malintesi…

Valutazione Pastorale

Nel segno della rom-com, con molti punti di tangenza con “Ticket to Paradise” (2022) di Ol Parker con il duo Julia Roberts e George Clooney. Parliamo di “Tutti tranne te” (“Anyone But You”) diretta da Will Gluck, autore anche del copione insieme a Ilana Wolpert. Protagonisti due attori in forte ascesa a Hollywood: Glen Powell, che ha trovato grande popolarità con “Top Gun: Maverick” (2022) e “Hit Man” (2023), e Sydney Sweeney, attrice che si è fatta notare per le serie Tv “The White Lotus” (2021) ed “Euphoria” (2019-).
La storia. Stati Uniti, oggi. Bea è una studentessa di Legge all’Università di Boston, ma sogna di fare altro nella vita. Un giorno incontra casualmente in un caffè Ben, analista finanziario. Tra loro scatta subito una forte sintonia, ma i timori di entrambi, che possa rivelarsi un sentimento troppo coinvolgente, li fanno allontanare tra non detti e un equivoco di fondo. Tempo dopo i due si rincontrano, chiamati a condividere un viaggio a Sidney in Australia per l’unione tra Halle e Claudia, rispettivamente la sorella di Bea e la migliore amica di Ben. Un viaggio che si presenterà all’insegna dei conflitti, degli imprevisti e dei malintesi…
Il regista Will Gluck, noto per le commedie family come “Annie. La felicità è contagiosa” (2014), “Peter Rabbit” (2018) e “Peter Rabbit 2” (2021), confeziona una rom-com sentimentale per un target di giovani adulti. Mette a tema l’amore in tutte le sue sfumature, compreso il rapporto genitori-figli e il coraggio di scelte nel segno dell’indipendenza e della crescita. Punto di forza del film sono senza dubbio i due protagonisti, Glenn Powell e Sydney Sweeney, che brillano per un’ottima intesa in scena. Il problema si presenta dal punto di vista narrativo, tra copione e svolgimento: il film si muove su un’ossatura esile e già vista, che non riesce a trovare identità e una propria originalità. Il racconto, inoltre, è slegato e manca di compattezza, teso soprattutto a favorire quadri visivi scoppiettanti oppure marcati da tenerezza, non curandosi della verosimiglianza della storia o della coerenza narrativa. Scrivere per la commedia è complesso, richiede tempi e dinamica, ma soprattutto una buona idea di fondo. Qui c’è solo l’ombra di un’idea, manca la sostanza. Nel complesso, è un film semplice, lineare, senza troppi sussulti, che solletica il sentimento e strappa qua e là sorrisi. Per adulti. Complesso, brillante-superficiale.

Utilizzazione

Rom-com che per i temi e il linguaggio in campo si direziona soprattutto per un pubblico adulto.

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