Sogg.: Basato sui personaggi creati da Roy Huggins - Scenegg.: John Pogue - Fotogr.: (Normale/a colori) Andrzej Bartkowiak - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Terry Rawlings - Dur.: 130' - Produz.: Arnold Kopelson, Anne Kopelson
Interpreti e ruoli
Tommy Lee Jones (Samuel Gerard), Wesley Snipes (Mark Sheridan), Robert Downey Jr. (John Royce), Joe Pantoliano (Cosmo Renfro), Kate Nelligan (agente Walsh), Irene Jacob (Marie), Tom Wood (agente Newman), Daniel Roebuck, Latanya Richardson, Michael Paul Chan, Patrick Malahide, Rick Snyder, Johnny Lee Davenport
Soggetto
L'agente Sam Gerard, con la sua squadra di federali, è sulle tracce di un misterioso assassino in fuga, Mark Roberts, che si proclama innocente e cerca di scoprire chi lo ha coinvolto in due omicidi a New York. Suo malgrado, Gerard si vede costretto a lavorare con un altro agente federale, John Royce, che non conosce e di cui non si fida completamente. Dopo una caccia serrata tra Chicago e New York, Gerard scopre la vera identità di Roberts: si tratta di un agente in servizio di nome Sheridan, ex marine, ex CIA, che di recente ha operato sotto copertura come killer, senza alcun legame ufficiale con il governo. Sheridan è ricercato per l'omicidio di due addetti del servizio segreto diplomatico che erano sulle tracce di una spia cinese all'interno dei
circoli governativi americani. Sheridan è braccato così da due parti: cinesi e
Nazioni Unite da un lato, l'implacabile Gerard dall'altro. La diffidenza di Gerard verso Royce aumenta le difficoltà del lavoro. Royce sembra muoversi agevolmente fra i meandri delle operazioni governative, ma qualche particolare mette in sospetto Gerard. Quando la caccia sembra ormai non avere più
sbocchi, i dubbi di Gerard si mostrano esatti. Royce ha sempre condotto il doppio gioco per conto dei diplomatici ed è l'autore dei due delitti. Gerard lo uccide, dopo un confronto in una stanza d'ospedale. Sheridan è riconosciuto innocente e liberato. Gerard forse deciderà di concedere a sé stesso e alla sua squadra un periodo di pausa dal lavoro.
Valutazione Pastorale
il film riprende il personaggio dell'agente federale Samuel Gerard che, nel 1993, inseguiva un uomo accusato di omicidio nel
"Il fuggitivo". Viene riproposto nel suo carattere di uomo tutto d'un pezzo,
implacabile sul lavoro e poco disponibile ad affrontare altre situazioni. Ne viene fuori un 'poliziesco' girato su ritmi d'azione elevati e senza tregua, funambolici e tuttavia non tanto assurdi. Dal punto di vista pastorale, il proporsi complessivamente positivo del film deriva proprio dal fatto di non scadere mai nell'iperbolico, nel gratuito fine a sé stesso ma di attenersi ad un
clima realistico, ad una esposizione secca e misurata dei fatti e dei personaggi. Un racconto incalzante che si segue con attenzione, senza mai cadere nella noia o nel fastidio degli eccessi.
Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, come film spettacolare senza eccessi né volgarità. Può anche rientrare in proposte sul cinema americano d'azione, sui personaggi che ritornano in vari film, su cosa si intende per film ben costruito e girato.