Sogg.: tratto dal libro "Last exit to Brooklyn" di Hubert Selby jr. - Scenegg.: Desmond Nakano - Fotogr.: (panoramica/a colori) Stefan Czapsky - Mus.: Mark Knopfler - Montagg.: Peter Przygodda - Dur.: 101' - Produz.: Neve Constantin Film Production - Vietato ai minori degli anni quattordici
Interpreti e ruoli
Stephen Lang (Harry Black), Jennifer Jason Leigh (Tralal), Burt Young (Big Joe), Peter Dobson, Christopher Murney, Jerry Orbach, Alexis Arquette, Stephen Baldwin
Soggetto
nel 1952 (durante la guerra di Corea), nel quartiere più rovente di Brooklyn è in atto un grave sciopero, per il quale gli operai, sostenuti dai sindacalisti, picchettano i cancelli della importante ditta locale di trasporti, impedendo l'ingresso anche alla polizia. Oltre agli operai e alle loro famiglie, vive nella zona un'accozzaglia di teppisti, rapinatori, prostitute e omosessuali che contribuiscono a creare un clima di continua violenza. C'è un gruppo di giovani e crudeli delinquenti, che abitualmente aiutano un'attraente prostituta, Tralalà, a derubare i clienti, che appositamente conduce in luoghi bui e solitari. Poi c'è Harry, Black che ha un posto di responsabilità nel sindacato (al quale addebita tutte le proprie spese personali) e maltratta la moglie, dalla quale ha avuto un bambino. Egli sembra trovare l'amore solo nell'esaltante e breve relazione con un omosessuale, "Regina", per il quale perderà il lavoro, perché non si troverà al suo posto proprio nel momento in cui la polizia, con un violento attacco, riuscirà a penetrare nello stabilimento occupato. Intanto il maturo operaio Big Joe scopre che la figlia Donna è prossima ad avere un bambino e, saputo che il responsabile è Tommy, lo obbliga a sposare la ragazza, ma non lo perdona se non dopo alcune zuffe con lui. Solo allora la famiglia potrà riunirsi finalmente serena intorno al neonato, dopo aver celebrato matrimonio e battesimo. Frattanto Tralalà ha conosciuto il sottotenente Steve, che passa con lei gli ultimi due giorni che gli rimangono prima di imbarcarsi per la Corea. L'ufficiale s'innamora sinceramente della prostituta, senza sospettare quanto sia profondamente corrotta, e, quando parte, invece dei soldi attesi, le lascia una roimantica lettera d'amore. Traialà, abitualmente cinica, è turbata e disperata, e ubriacatasi, si offre gratis ad un gruppo di uomini sconosciuti, che abusano di lei brutalmente, lasciandola in terra tramortita e piena di lividi. Un ingenuo adolescente, di lei innamorato, la trova e la soccorre piangendo. Tralalà trova la forza di consolarlo teneramente. Frattanto Harry, senza soldi e respinto da "Regina" sorpreso ad insidiare un ragazzo viene pestato a sangue.
Valutazione Pastorale
questo film, diretto con sicuro mestiere dal regista tedesco Uli Edel, presenta un campionario di esseri abbietti in sordidi ambienti. Vi sono momenti molto efficaci e scene avvincenti, come quella dell'assalto della polizia allo stabilimento occupato, e sia l'ambientazione che la fotografia (quasi sempre notturna) sono certamente notevoli, ma si ricava dall'insieme un'impressione di violenza esagerata e continua, di pesantezza opprimente, e, a volte, si arriva ad un enfatico Grand Guignol. Quasi tutti gli amori sono scabrosi e molto violenti: valga come esempio il rapporto brutale di Harry con la propria moglie. I pochi fattori positivi, che la storia conterebbe, vengono così sommersi dalla scabrosità e dalla violenza complessive. Ottimi alcuni attori, specie Jennifer Jason Leigh, che interpreta con molta efficacia il ruolo di Tralalà.