Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Enrico e Carlo Vanzina - Fotogr.(Panoramica/a colori): Claudio Zamarion - Mus.: Manuel De Sica, Luigi Mas - Montagg.: Raimondo Crociani - Dur.: 110' - Produz.: Medusa Film in collaborazione con Sky.
Interpreti e ruoli
Enrico Brignano (Angelo Cerioni), Maurizio Mattioli (Remo Santucci), Carlo Buccirosso (Roberto), Enrico Bertolino (Giacomo), Biagio Izzo (Vincenzo Acampora), Alena Seredova (Anna), Martina Stella . (Laura), Paolo Ruffini (Max), Paolo Conticini (Tommy), Gigi Proietti (Alberto), Sascha Zacharias (Britt Ikea), Jayde Nicole (Jennifer), Maria Lauria (Nunziatina), Francesco Procopio (Antonio), Maurizio Antonini . (sosia di Berlusconi)
Soggetto
Ad Antigua, isola dei Caraibi, si ritrovano separatamente alcuni italiani. Roberto, condannato da una malattia incurabile, vuole divertirsi un'ultima volta. Ma c'è stato un errore e il suo medico Giacomo lo raggiunge per dirglielo. Il dentista Vincenzo approfitta di un incidente casalingo della moglie per andare in vacanza con l'amante Anna. Qui però incontra la sorella della moglie col marito. L'imprenditore/avventuriero Remo si concede una vacanza ma pretende di avere con se il suo autista/tuttofare Angelo. Qui ben presto i ruoli si rovesciano. Lasciato all'improvviso dalla fidanzata Laura, il disc jockey Max decide di consolarsi con una vacanza, ma sull'isola vede il suo collega in radio Tommy abbracciato proprio con Laura. E allora parte la vendetta. Alberto, inseguito a Roma dai creditori, è scappato ad Antigua, dove vive con piccole truffe ai danni dei turisti. Suo amico e complice é Morgan, bambino di colore, orfano e in realtà adottato a distanza da una coppia di italiani. I due arrivano all'improvviso sull'isola, e la situazione si complica.
Valutazione Pastorale
Il secondo film 'estivo' della coppia Carlo/Enrico Vanzina sceneggiatori (con Carlo regista) dopo "Un'estate al mare" (2008) recupera la formula dell'ambiente unico (l'isola) dentro il quale si muovono persone non in contatto tra loro. "Fare il cinema comico -dicono i due autori- é un grande privilegio. Permette di mantenere un contatto stretto con il pubblico. Talvolta regala allegria. Ma soprattutto rappresenta un modo per capire e descrivere, in maniera leggera, il nostro Paese. E non è una motivazione da poco". Il preconcetto sulla vacuità del cinema vanziniano non ha motivo di esistere, se è vero che i copioni si muovono nel solco di una tradizione comica antichissima e conservano meccanismi umoristici tra ingenuità e immediatezza che sono proprio quelli 'italiani'. Così il film, dal punto di vista pastorale, può essere valutato magari come futile, ma semplice per la sua spontanea capacità comunicativa.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in seguito come proposta di prodotto di immediata fruizione.