UN FURFANTE TRA I BOY SCOUTS

Valutazione
Inconsistente, Banalità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Greg Beeman
Durata
90'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BUSHWACKED
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
John Jordan, Danny Byers, Tommy Swerdlow, Michael Goldberg
Musiche
Bill Conti
Montaggio
Ross Albert

Sogg.:John Jordan, Danny Byers - Scenegg.: John Jordan, Danny Byers, Tommy Swerdlow, Michael Goldberg - Fotogr.: (scope/a colori) Theo Van De Sande - Mus.: Bill Conti - Montagg.: Ross Albert - Dur.: 90' - Produz.: Charles B.Wessler, Paul Schiff

Interpreti e ruoli

Daniel Stern (Max Grabelski), Corey Carrier (Ralph), Max Gold-blatt (Barnhill), Blake Bashoff (Gordy), Ari Greenberg (Fishman), Michael Galeota (Dana), Janna Michaels (Kelsey Jordan), Jon Polito, Brad Sullivan, Ann Dowd, Anthony Heald, Tom Wood

Soggetto

Max Grabelski, un giovanotto cordiale e bonaccione, è un fattori-no per consegne a domicilio. Destinato a portare un grosso pacco in data e ad ora precise ad un certo Bragdon (losco affarista), si trova a notte in casa di costui, con una parte dell'edificio a fuoco e il proprietario forse perito nel rogo. Preso dal panico (il pacco è caduto, si è aperto e dentro ci sono milioni di dollari), Max si sente incastrato, non tocca il denaro e si dà alla fuga. Rubata un'automobile, incontra dapprima un agente forestale (un ex capo-scout) che tenta di bloccarlo, ma Max lo "incolla" al volante dell'automobile mentre già la televisione trasmette nome e fattezze del fattorino; poi una squadra di boy scouts che, per una loro escursione di addestramento, aspetta-no un capo che li guidi. Per un equivoco, i familiari credono che Max sia l'atteso "capo" e così questi è costretto ad annaspare fra spuntoni di roccia e ostacoli vari con cinque ragazzini ed una ragazzetta (Ralph, Barnhill, Gordy, Fishman, Dana e Kelsey Jordan) che lo battezzano "capriolo" malgrado il suo comportamento impacciatissimo. Ovviamente il fattorino non sa nulla di madre Natura e delle sue asperità: egli sbaglia spesso direzione (la meta è il Picco del Diavolo), deve tribolare per metter su una tenda, coccola un orsetto e scatena la rabbia dell'orso padre. Mentre la radio parla di lui, sono già in vista della squadra sia la guardia forestale, sia un agente dell'Fbi (un corrot-to, in combutta con Bragdon che è vivo). Il passaggio su un ponte sospeso e ondeggiante mette alla prova Max, il quale però comincia a sbrigarsela fra ostacoli di ogni genere. Per sfuggire ad un elicottero (dove si trovano Brag-don, che al Picco del Diavolo ha un cottage-rifugio, e l'agente suo compli-ce), tutta la squadra, Max compreso, si getta in un fiume precipitoso tra fòrre e rocce. Malgrado le rapide, la squadra è ancora compatta, anche se viene data ormai come spacciata. Ma i ragazzi vogliono proclamare che Max è innocente di incendio e assassinio, dopo essere comunque arrivati al famige-rato Picco, dove ora si trovano Bragdon (che ritira un'altra consegna di dol-lari, recati lassù da un camioncino), l'agente dell'Fbi (che vuole catturare Max), nonché la madre di Gordy. Lotta dura, ma conclusiva tra la squadra e i "cattivi", con la liberazione da parte di Max della madre di Gordy legata e lo scontro con Bragdon, mentre l'agente forestale piomba da un albero davanti al cottage e blocca i "cattivi", rivelandosi un amico sincero ed espertissimo. Nella sede centrale della Organizzazione, Gordy, Ralph, Dana, Barnhill, Fishman e la piccola Kelsey sono proclamati in una grande cerimonia Aqui-le di prima classe, mentre Max, dimostratosi innocente, saggio e coraggioso, consegue "ad honorem" il titolo di capo-scout.

Valutazione Pastorale

Un film incentrato sulle avventure con un orso arrabbiato, un alveare boschereccio, un ponte traballante su rapide impetuose e la fortunosa scalata ad un picco. Il registro e i toni sono quelli della farsa assai sempliciotta per giunta e la vicenda è portata avanti con ovvietà fino alla inevitabile e gratificante conclusione. Max è un giovanottone alquanto imbranato, mentre i ragazzetti sono non petulanti, anzi simpatici. Vero è, peraltro, che con i numerosi adolescenti che impazzano sugli schermi, si è visto assolutamente di peggio.

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