Orig.: Italia/Stati Uniti (2011) - Sogg.: ispirato al romanzo omonimo di Peter Cameron - Scenegg.: Roberto Faenza, Dahlia Heyman - Fotogr.(Scope/a colori): Maurizio Calvesi - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 98' - Produz.: Elda Ferri, Milena Canonero, Ron Stein.
Interpreti e ruoli
Toby Regbo (James), Marcia Gay Harden (Marjorie), Peter Gallagher (Paul), Lucy Liu (Rowena), Deborah Ann Woll . (Gillian), Ellen Burstyn (Nanette), Stephen Lang (Barry Rogers), Aubrey Plaza (Jeanine Breemer), Gilbert Owuor (John), Dree Hemingway (Rhonda), Brooke Schlosser . (Sue Kenney)
Soggetto
A New York James, 17 anni, lavora part time presso la galleria d'arte della madre, che è appena uscita dal suo fallimentare terzo matrimonio. Il padre Paul si è appenaq rifatto gli occhi per apparire più giovane con le ragazzine che frequenta, mentre la sorella Gillian riceve delusioni dagli uomini adulti di cui si innamora. Solitario e introverso, James trova calma solo negli incontri con la nonna Nanette, che va spesso a troivare. Sicuro di non voler andare al college, il ragazzo passa forti momenti di incomprensione con la famiglia e con un dipendente della galleria cui gioca uno scherzo che non viene apprezzato. La morte improvvisa di Nanette lo induce a fare i conti con se stesso e il proprio futuro.
Valutazione Pastorale
Il romanzo di Peter Cameron fa parte di quella letteratura americana che, dati per risolti i bisogni primari, aggredisce tutti i vuoti successivi: che sono tanti e filtrati qui dalla voce narrante del più giovane, un 17enne simbolo delle carenze affettive e valoriali ereditate dalle generazioni precedenti. Romanzo-manifesto, diario sofferto e ironico che Faenza traduce in immagini scavate, aspre e estremamente funzionali alla materia affrontata. James vive con difficoltà la cornice alto borghese intellettuale in cui è calato, è disadattato rispetto a ciò che tutti si aspettano da lui, non crea scontri, non alimenta polemiche, non vuole liti, guarda la vita e in essa vorrebbe crearsi un piccolo spazio. Va detto che Faenza affronta il copione, traendone le giuste atmosfere che sono 'americane' e insieme più ampie, calate nelle fratture, nelle ferite difficili da cogliere e da curare. Un bel ritratto, un piccolo affresco convincente, ben recitato, per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e anche in successive occasioni, come avvio alla discussione sui molti temi che affronta: letteratura, cinema, giovani, America. Film naturalmemnte meno adatto per minori e piccoli, anche in vista di passaggi televisivio di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.