Un mondo a parte

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Bambini, Dialogo, Ecologia, Educazione, Emigrazione, Famiglia, Famiglia - fratelli sorelle, Famiglia - genitori figli, Lavoro, LGBTQ+, Mass-media, Media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Rapporto tra culture, Scuola, Solidarietà
Genere
Commedia
Regia
Riccardo Milani
Durata
113'
Anno di uscita
2024
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Un mondo a parte
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Michele Astori, Riccardo Milani
Fotografia
Saverio Guarna
Musiche
Piernicola Di Muro
Montaggio
Patrizia Ceresani, Francesco Renda
Produzione
Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa, Saverio Guarascio, Mandella Quilici, Gianluca Mizzi, Ludovica Rapisarda. Casa di produzione: Wildside - Gruppo Fremantle, Medusa Film

Interpreti e ruoli

Antonio Albanese (Michele Cortese), Virginia Raffaele (Agnese, vicepreside), Alessandra Barbonetti (Maria Antonietta), Sergio Meogrossi (Ezechia, sindaco di Castel Romito), Corrado Oddi (Gaetano, preside di Castel Romito), Elisa Di Eusanio (Gianna), Claudio De Pasqualis (Preside scuola di Roma), Mauro Marino (Ispettore scolastico)

Soggetto

Roma, oggi. Michele Cortese è un insegnate infelice: non sopporta più nessuno, tanto meno il suo lavoro e la vita nella Capitale. Un giorno riceve una comunicazione dal ministero che gli accorda il trasferimento in istituto scolastico nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo. Con ritrovata speranza Michele arriva nel paesino in pieno inverno, dove trova prevalentemente neve, neve, neve. Superato l’impaccio iniziale, si fa subito benvolere dal piccolo gruppo di bambini e colleghi, soprattutto dalla vicepreside Agnese. L’equilibrio però vacilla quando arriva la minaccia della chiusura della scuola per mancanza di iscritti…

Valutazione Pastorale

I temi sociali sono stati sempre il filo conduttore del cinema di Riccardo Milani. Milani sa far ridere, e molto, mettendo a tema però anche solitudini, emarginazioni e fratture sociali, in generale le storture del nostro presente, declinate però secondo il canovaccio della tradizione della commedia all’italiana. Tra i suoi titoli più noti: “Scusate se esisto!” (2014), “Come un gatto in tangenziale” (2017, 21), “Corro da te” (2022) e “Grazie ragazzi” (2023). Del mondo della scuola si era già occupato con il suo film d’esordio “Auguri professore” (1997) da un racconto di Domenico Starnone, con uno sguardo nelle aule di liceo tra professori e studenti. A distanza di quasi trent’anni, torna in classe con “Un mondo a parte”, che si gioca tra i banchi delle scuole elementari in un paesino di montagna. Milani firma un racconto che si muove tra dolcezza e malinconia, un film politico: mette a tema il valore delle piccole comunità montane, che resistono solo se ancorate da presidi educativi. Protagonisti gli ottimi Antonio Albanese e Virginia Raffaele.
La storia. Roma, oggi. Michele Cortese è un insegnate infelice: non sopporta più nessuno, tanto meno il suo lavoro e la vita nella Capitale. Un giorno riceve una comunicazione dal ministero che gli accorda il trasferimento in istituto scolastico nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo. Con ritrovata speranza Michele arriva nel paesino in pieno inverno, dove trova prevalentemente neve, neve, neve. Superato l’impaccio iniziale, si fa subito benvolere dal piccolo gruppo di bambini e colleghi, soprattutto dalla vicepreside Agnese. L’equilibrio però vacilla quando arriva la minaccia della chiusura della scuola per mancanza di iscritti…
“Una resistenza culturale – spiega il regista – contro un nemico comune, indifferenza e rassegnazione, impegnarsi per un presente e un futuro migliori per se stessi e per il proprio paese. E tutto questo passa attraverso chi questo futuro lo difende, cioè i nostri insegnanti, e chi lo incarna, cioè i nostri bambini e la loro educazione. Ho visto insegnanti in questo territorio, qui come in tutto il paese, fare 150 chilometri al giorno con neve, ghiaccio e bufera pur di fare il loro lavoro. Per difenderlo, sì, ma anche perché credono profondamente nell’importanza del loro ruolo”.
Scritto insieme con Michele Astori, “Un mondo a parte” corre agile su tale binario, forte di un cast affiatato e un copione ben calibrato. Il film, puntellato da ironia brillante e pungente, descrive il percorso di cambiamento di un docente rassegnato che venendo a contatto con una piccola comunità riorienta la sua bussola esistenziale-valoriale, ritrovando slancio nella professione, nella propria vita. E se nobili e valide sono le motivazioni del copione, a ben vedere tutto non gira alla perfezione: il film, infatti, scivola qua e là tra pennellate mielose o marcate dal politicamente corretto (migranti, rifugiati, comunità Lgbtq+), che invece di far brillare l’opera la appesantiscono un po’. A ogni modo, Riccardo Milani si conferma sempre un ottimo regista e il film “Un mondo a parte” funziona tra risate e riflessioni di senso. Consigliabile, problematico-brillante, per dibattiti.

Utilizzazione

Per la programmazione ordinaria e successive occasioni di dibattito.

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