Orig.: Italia (2017) - Sogg. e scenegg.: Alessandro Bencivenni, Gianluca Bomprezzi, Domenico Saverni, Neri Parenti - Fotogr.(Panoramica/a col.): Gino Sgreva - Mus.: Bruno Zambrini - Montagg.: Luca Montanari - Dur.: 97' - Produz.: Fabio Boldi e Claudio Saraceni per Mari Film e Ideacinema in collaborazione con Trentino Film Commission.
Interpreti e ruoli
Massimo Boldi (Gualtiero Saporito), Dario Bandiera (Filippo Tosti), Rocio Munoz Morales (Perla), Paolo Conticini (Felice Becco), Francesca Chillemi . (Laura Micheletti), Enzo Salvi (Mario Lina Tucci), Barbara Foria (Beata), Maurizio Casagrande (Furio Galli), Milena Vukotic (Lina Renghi), Loredana De Nardis (Caterina), Rishad Noorani (Chatù), Massimo De Lorenzo (Gentiletti), Fabrizio Buompastore (Nicola), Jacopo Sarno (Lorenzo), Paolo De Vita (il sudato), Armando De Razza (maestro di cerimonie), Luis Molteni (Ubaldo Cerri), Biagio Izzo (Tony Cacace), Gianfranco Vissani . (se stesso)
Soggetto
Convinto di essere un grande chef, Gualtiero Saporito riesce invece solo a danneggiare la moglie e il locale che gestiscono insieme. In cerca di alternativa, Gualtiero accetta la proposta di essere il capocuoco nella gara d'appalto per aggiudicarsi il catering alla prossima riunione del G7 a Trento...
Valutazione Pastorale
"Per fare un film comico in cucina -precisa Neri Parenti- si devono far dei pasticci e più sono grandi e più si ride (...)". Fedele a questo assunto, il regista si muove con sicurezza lungo i binari del cinepanettone, genere che - ricorda- fu inventato quasi per caso da De Laurentiis in occasione di uno dei tanti precedenti episodi della saga seriale. Parenti ha ben donde di sbandierare la lunga anzianità di un 'genere' che lui ha contribuito non poco a far crescere e alimentare, al punto che -dice- "ora fanno film sui nostri film". Gettata la frecciatina polemica, Parenti torna a bomba, ossia sul presente e sul prodotto di oggi, ennesima scorribanda tra avventure, equivoci, sorprese, imprevisti. Si tratta di occasioni concepite soprattutto per offrire svago e divertimento nel momento (il Natale, appunto) in cui il pubblico é più disponibile ad aderire a proposte leggere e disimpegnate. Al centro il consueto intreccio linguistico/dialettale, quell'impasto di sonorità mescolate e non sempre comprensibili che vanno da nord a sud e fanno molto "w l'Italia". Il Trentino ci mette il paesaggio, le location (anche i soldi...) e un grande albergo del posto funziona da scenario unico all'interno del quale si ritrovano tutti i protagonisti. Le molle dell'umorismo sono più o meno sempre le stesse (sorpresa, imbarazzo, sconcerto, incredulità...), e nell'insieme il riso è sorretto da misura e da un certo buon gusto. Sono, per esplicita dichiarazione degli autori, da scartare intenti problematici o dichiarazione di denuncia. Nel coro degli attori, ognuno fa la propria parte, protagonisti e caratteristi. E siamo sicuri che questo gruppo di interpreti di oggi sia meno valido o capace rispetto a quelli che animavano, ad esempio, "Miseria e nobiltà"? Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di commedia italiana in grado di scorrere con scioltezza, senza presunzione e senza sottintesi.