UN RE ALLO SBANDO

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti **
Tematica
Politica-Società, Potere, Rapporto tra culture, Storia
Genere
Metafora
Regia
Peter Brosens & Jessica Woodworth
Durata
94'
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Belgio, Bulgaria, Olanda
Titolo Originale
King of the belgians
Distribuzione
Officine UBU
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
David Verdurme

Orig.: Belgio/Olanda/Bulgaria (2016) - Sogg. e scenegg.: Peter Brosens & Jessica Woodworth - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ton Peters - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: David Verdurme - Dur.: 94' - Produz.: Peter Brosens & Jessica Woodworth per Bo Films - 73^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2016 ORIZZONTI CONCORSO.

Interpreti e ruoli

Peter Van Den Begin (Re Nicolas II), Bruno Georis (Ludovic Moreau), Lucie Debay (Louise Vancraeyenest), Titus De Voogdt (Carlos De Vos), Pieter Van Der Houwen (Duncan Lloyd), Goran Radakovic (Dragan), Nina Nikolina (Ana), Valentin Ganev . (Kerim Bulut)

Soggetto

Il re del Belgio Nicola III si reca in viaggio in Turchia, a Istanbul, per una visita ufficiale. Mentre si trova all'estero arriva la notizia che la Vallonia ha dichiarato l'indipendenza, facendo venir meno l'unità del Belgio. Il re immediatamente decide di rientrare in patria, per salvare la corona, ma tante sono le complicazioni anche impreviste...

Valutazione Pastorale

In sintesi si può dire che si tratta della radiografia semiseria di un'Europa frammentata e difficile da gestire.
Preoccupazioni sul futuro del nostro continente, minacciato da divisioni e populismi, possono essere raccontate oltre che con toni drammatici (vedi i fratelli Dardenne) anche con ironia e sorriso. È questa infatti l'idea alla base di questo film passato in Concorso alla 73. Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti.
In linea con il suo intento sarcastico questa commedia belga si propone come una parabola curiosa e amara su un uomo, un re, abbandonato al suo destino senza più terra, senza più regno.
Facendo del dislocamento l'essenza della commedia, la chiave di lettura del film è la metafora satirica di una società a rischio implosione, dinanzi alla quale appare chiara l'urgenza di ripensare noi stessi, il nostro stare insieme e condividere l'oggi per rinsaldare il domani. Narrato con accenti comici e toni graffianti, il film è un invito a un rinnovamento che parte prima di tutto dal singolo. Dal punto di vista pastorale il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto certamente per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come importante occasione di riflessione anche riguardo alla scelta dello stile da 'commedia' brillante.

Le altre valutazioni

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