Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg. e sceneg.: Dennis Lee - Fotogr.(Scope/a colori): Danny Moder - Mus.: Javier Navarrete - Montagg.: Dede Allen, Robert Brakey - Dur.: 104' - Produz.: Marco Weber, Vanessa Coifman, Sukee Chew.
Interpreti e ruoli
Ryan Reynolds (Michael Taylor), Willem Dafoe (Charles Taylor), Emily Watson (Jane Lawrence), Carrie-Anne Moss (Kelly), Julia Roberts (Lisa Taylor), Hayden Panettiere (Jane giovane), Ioan Gruffudd (Addison), Shannon Lucio (Ryne Taylor), Cayden Boyd (Michael Taylor giovane), George Newbern (Jimmy Lawrence), Chase Ellison (Christopher Lawrence), Brooklyn Proulx . (Leslie Lawrence)
Soggetto
Mentre Michael, affermato romaziere, e sua sorella minore Ryne dall'aeroporto si dirigono in taxi verso la casa dei genitori, si imbattono in un terribile incidente stradale, nel quale ha perso la vita la loro madre Lisa. La festa per il diploma di lei, preso da grande e quasi più gradito, viene sostituita dall'organizzazione del funerale. Per Michael poi si prospetta la necessità di ricostruire il difficile rapporto con il padre Charles, professore universitario e prossimo preside di facoltà. Nel passato che riemerge, entra anche la zia Jane, sorella di Lisa.
Valutazione Pastorale
Dennis Lee esordisce alla regia con questo copione da lui stesso scritto e che, dice, "...é la storia di una famiglia. La madre tende ad essere come la cornice di una fotografia che tiene insieme tutto ciò che è ritratto nella foto. Ma una volta che la cornice scompare, tutto si frantuma. Il punto è se questa famiglia lascerà che tutto vada in pezzi o se farà il possibile pee evitare la fine. Ed é in una fase del genere, che emergono le vere emozioni e le verità". Ci si potrebbe fermare qui, perché il resto è quasi superfluo. O, meglio, é solo un girare intorno allo stesso tema, intrecciando passato remoto, passato prossimo e presente in una mescolanza non sempre lucida e conseguente. L'atmosfera romantico-drammatico-sentimentale regge poco oltre l'inizio. Poi si vaga alla meno peggio in quel clima dolce/amaro dove ci si odia e subito dopo ci si ama, per concludere che nonostante tutto bisogna andare avanti. Un racconto a corrente molto alternata, un po' vero e parecchio fasullo, e film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile e nell'insieme problematico, perché infine certi esistono e non vanno nascosti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e riproposto, con i limiti sopra indicati, in occasioni successive, sul tema "famiglia". Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.