Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Ugo Chiti, Giovanni Veronesi - Fotogr.(Scope/a colori): Arnaldo Catinari - Mus.: Andrea Guerra - Montagg.: Giogiò Franchini - Dur.: 88' - Produz.: Warner Bros Entertainment Italia, Domenico Procacci per Fandango con OGI Films.
Interpreti e ruoli
Fabio De Luigi (Francesco), Laetitia Casta (Claudia), Monica Scattini (Elga), Geppi Cucciari (Cecilia), Virginia Raffaele (ragazza surfista), Valeria Solarino (Anna), Valentina Lodovini (Lia), Adriano Giannini (Giovanni), Flavio Montrucchio (Luca), Antonia Liskova (Linda), Miriam Dalmazio.
Soggetto
Avvocato e consigliere comunale in una lista civica, Francesco vive da tempo a Lecce insieme all'amica Claudia, veterinaria che si è trasferita in città per stare vicina ad Anna, una sorellastra dal carattere assai ribelle e instabile. Claudia conosce Giovanni, guardia forestale che si innamora di lei al punto da sposarla nel giro di pochi giorni. Nel frattempo Francesco fa amicizia con Lia, collega in consiglio, e tra loro nasce una storia d'amore. Le repricoche illusioni durano poco: il matrimonio naufraga quasi subito, Claudio chiede aiuto a Francesco, i due si baciano ma si respingono. Claudia parte per Parigi. Sei anni dopo all'aeroporto di Roma, Claudia vede Francesco assonnato. Lo avvicina, poi si allontana. Vicino a lui è arrivata una bambina che lo chiama papà. Francesco ha una moglie e due figli piccoli.
Valutazione Pastorale
Non molto tempo addietro (Festival di Roma 2013, fuori concorso), Giovanni Veronesi aveva proposto "L'ultima ruota del carro", dall'impianto storico/realistico e con toni di denuncia. Qui invece torna alla commedia più scoperta e leggibile, anche, se vogliamo, più facile, tipo la serie dei "Manuali d'amore". L'interrogativo se sia possibile l'amicizia tra uomo e donna forse non è memorabile nè così urgente, e comunque è stato al centro di alcune notevoli produzioni brillanti targate USA (quelle con il duo Cary Grant/Katharine Hepburn; "Harry ti presento Sally" con Crystal e Ryan). Qui Veronesi pensa di andare sul sicuro, percorrendo un copione dai facili spunti comici, che invece alla lunga scadono in ripetizioni, buttano tutto sul facile pretesto dello sbeffeggiamento (il matrimonio inutile, il funerale con le ceneri lasciate andare a casaccio), di un buonismo generalista, di una comicità vecchia che De Luigi tenta di sostenere come può (il controllo del tasso alcolico; il tribunale; il finale nel metal detector)senza riuscirci. Tra momenti anche riuciti e una prevalente sensazione di irrisolto, di banale, di immagini belle e patinate, se ne conclude che il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da non poca superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, pur tenendo conto di quanto detto sopra sui suoi limiti nell'ambito della commedia brillante. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.