Sogg. e Scenegg.: Jessie Nelson - Fotogr.: (normale/a colori) Bruce Surtees - Mus.: Bonnie Greenberg - Montagg.: Lee Percy - Dur.: 115' - Produz.: Paula Mazur, Steve Tisch
Interpreti e ruoli
Whoopi Goldberg (Corrina Washington), Ray Liotta (Manny Singer), Tina Majorino (Molly Singer), Jenifer Lewis (Jevina), Wendy Crewson (Jenny Davis), Joan Cusack (Millie Jones), Don Ameche (Harry Singer), Erica John, Roz Witt, Larry Miller, Steven Williams, Harold Sylvester, Pearl Huang, Brian Gordon
Soggetto
Manny Singer, musicista pubblicitario rimasto vedovo con una bambina, Molly, affetta da mutismo temporaneo per lo choc della perdita della madre, dopo aver assunto inutilmente Millie Jones, trova finalmente la governante ideale in Corrina Washington: nera colta, abile psicologa, buona d'animo, ella fa in breve breccia nel mutismo e nel cuore della bimba. Per riabituarla alla vita le fa addirittura marinare la scuola facendosi accompagnare sul lavoro di colf e inserendola nell'ambiente familiare della sorella Jevina, che ha tre figli. Mentre costei vorrebbe, inutilmente, come compagno per Corrina, abbandonata dal marito, Anthony T. Williams, un collega di Manny presenta a questi la ricca e fatua Jenny Davis, divorziata con due figli. La stima reciproca e lo stimolo che la governante, aspirante musicologa, dà alla creatività di Manny, trasformano il rapporto tra i due, con gioia della piccola. Manny invita la donna a cena in un ristorante ma il razzismo di un cliente del locale crea disagio. Poi, per festeggiare il successo di Manny, giunge Jenny a casa di questi: Corrina, gelosa e delusa, si allontana. In seguito tutto si ricompone, e Manny giunge addirittura a ballare in giardino e a baciare Corrina davanti all'esterrefatta vicina. Ma la scoperta delle assenze da scuola di Molly fa infuriare Manny che licenzia la governante. La morte del padre Harry deprime il musicista che va a chiedere scusa a Corrina la quale si riconcilia con lui, presentandolo alla famiglia.
Valutazione Pastorale
i buoni sentimenti sono rappresentati in questa commedia rosa della volenterosa Jessie Nelson. Ray Liotta non convince molto come padre e musicista, e le sue canzoni non lo aiutano certo; la parte principale, solitamente appannaggio della mattatrice Whoopi Goldberg, comunque sempre attrice di rango, va alla piccola, ma bravissima Tina Majorino, che fornisce di Molly un ritratto vivo e sensibile, costruendo il carattere più credibile e stimolante del film. Film saturo della voglia di inneggiare all'integrazione razziale, ai buoni sentimenti, alla comprensione, e soprattutto a quella sempre più sgangherata ed utopica istituzione che è la famiglia negli Stati Uniti. La parte migliore è certamente quella del rapporto iniziale tra governante e bimba, con l'aprirsi progressivo della piccola ad un dialogo che assume spesso sfumature interessanti. Sarebbe da sottolineare il contrasto tra Corrina, religiosa, e Manny ateo dichiarato quasi fino alla fine della storia, se gli angioletti svolazzanti evocati da Corrina e la sua visione del paradiso un po' oleografica, pur giustificata dall'età della piccola, non relegassero il tutto nella sfera della buona intenzione, più che in quella di una salda convinzione. Ma sarebbe pretendere davvero troppo per una commedia rosa che per fortuna evita la volgarità e riesce a mantenersi lodevolmente ad un livello accettabile anche nelle possibili "trappole" sentimentali.