Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: M.Night Shyamalan - Fotogr.(Scope/a colori): Eduardo Serra - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Dylan Tichenor - Dur.: 106' - Produz.: Barry Mendel.
Interpreti e ruoli
Bruce Willis (David Dunn), Samuel L.Jackson (Elijah Price), Robin Wright Penn (Audrey Dunn), Charlayne Woodard (madre di Elijah), Spencer Treat Clark (Joseph Dunn), Eamonn Walker (dott. Mathison), Leslie Stefanson (Kelly), Elizabeth Lawrence (infermiera), James Handy (il sacerdote)
Soggetto
Il treno su cui viaggiava David Dunn è deragliato. Nello spaventoso incidente sono morti tutti i passeggeri. Solo David si é salvato, senza riportare alcuna ferita. Sul momento la cosa sembra finire lì, ma quando David trova sul parabrezza della macchina un biglietto con la frase "Quanti giorni della tua vita sei stato malato?", i dubbi cominciano a tormentarlo. Dopo aver constatato che in cinque anni non è mai stato assente dal suo lavoro di guardia giurata allo stadio, David incontra l'autore del biglietto: é Elijah, un uomo di colore costretto all'immobilità da una debole densità ossea che lo espone a continue fratture. Nato già in questa condizione, Elijah é chiamato l'uomo di vetro, ed é tuttavia riuscito a coltivare la propria passione per i fumetti che ora espone e vende in un galleria d'arte di cui è proprietario. Elijah gli dice di avere una teoria, che l'incidente del treno potrebbe confermare: a fronte di uno come lui, così fragile da non stare in piedi, deve esistere da qualche parte un altro talmente forte da essere indistruttibile per proteggere i più deboli. David non vuole crederci e ricorda un incidente d'auto occorsogli da giovane in seguito al quale fu costretto a lasciare lo sport attivo. Ma Elijah, spalleggiato da Joseph, il figlio adolescente di David, insiste e quasi lo costringe a compiere durante il lavoro allo stadio alcune azioni che confermano quella ipotesi. Così, dopo aver sventato il colpo in un appartamento uccidendo il ladro, David va da Elijah, vorrebbe stringergli la mano ma ora gli appare la visione dell'Uomo di vetro che metteva in atto terribili attentati (tra cui quello al treno) solo per scoprire il suo 'opposto' e avere la definitiva giustificazione alla propria esistenza: quella del Male contro il Bene dell'altro. David si allontana interdetto dalla galleria.
Valutazione Pastorale
Un didascalia finale fa sapere che Elijah é stato in seguito denunciato e ora é rinchiuso in un manicomio criminale. Il regista M.Night Shyamalan dice di aver cominciato a sviluppare l'idea di "Unbreakable" mentre era ancora alle prese con il montaggio di "Il sesto senso", il film che lo ha imposto all'attenzione internazionale. Si può dire che, muovendosi per certi versi nelle stesse zone d'indagine, questo secondo è non tanto un seguito, quanto lo sviluppo di certe tematiche comprese nel primo. Aggiunge Shyamalan: "Il film parla proprio di questo, di come si debba scoprire il proprio destino, delle domande da porsi sulla propria vita e di come tutti i tasselli che la compongono vadano a posto quando trovi la risposta(...)Quando fai quello per cui sei venuto al mondo, succede una cosa strana, fai solo scelte azzeccate e tutto si dispone nella maniera giusta". Si può partire da questa breve citazione per riflettere su un racconto sicuramente costruito con stile incalzante, con notevole forza d'immagini: il tutto funzionale a creare atmosfere che oscillano tra il thriller e il fantastico in uan miscela, soprattutto nella prima parte, suggestiva e coinvolgente. Andando avanti, il copione risulta più appesantito, gravato dalla intenzione di delineare confuse teorie terrene e ultraterrene. Ci si muove tra new age e predestinazione, ma, va detto, senza pedanterie né voglia di insegnamento. Anzi, alla fine il tratto che fa apprezzare di più l'insieme è quello di lasciare tutto in sospeso, di non avere ricette sicure e quindi di affidarsi in parte ad una sorta di mistero: colui che ha cambiato i destini degli uomini non é avvicinabile. Dal punto di vista pastorale, mettendosi in un atteggiamento di attenzione, il film è da valutare come accettabile, e le riserve vanno avanzate per le ambiguità che il discorso generale propone ma non per gli stimoli che suggerisce nei confronti di certa cultura contemporanea.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. Per i temi sopra indicati, è da proporre in occasioni mirate. Attenzione é porre in occasione di passaggi televisivi.