Orig.: Svezia (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Stieg Larsson - Scenegg.: Rasmus Heisterberg, Nikolaj Arcel - Fotogr.(Scope/a colori): Eric Kress, Jens Fischer - Mus.: Jacob Groth - Montagg.: Anne Osterud, Janus Billeskov - Dur.: 152' - Produz.: Soren Staermose - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Michael Nyqvist (Mikael Blomkvist), Noomi Rapace (Lisbeth Salander), Lena Endre (Erika Berger), Sven-Bertil Taube (Henrik Vanger), Peter Haber (Martin Vanger), Peter Andersson (Nils Bjurman), Marika Lagercrantz (Cecilia Vanger), Ingvar Hirdwall (Dirch), Ewa Froling (Harriet Vanger), Per Oscarsson (Holger Palmgren), Annika Hallin (Annika Giannini), Gosta Bredefeldt . (Harald Vanger)
Soggetto
Nel 1966 la sedicenne Harriet Vanger è scomparsa durante un giorno di festa sull'isola abitata dalla potente famiglia Vanger. Il suo corpo non è mai stato ritrovato e lo zio Henrik é convinto che sia stata assassinata da uno dei membri della famiglia. Quaranta anni dopo, deciso a riprendere in mano il caso, Henrik convoca Mikael Blomkvist, un giornalista che é stato appena stato condannato a sei mesi per diffamazione nei confronti di un industriale svedese. Mikael accetta l'incarico e, dopo qualche tempo, viene affiancato da Lisbeth, ragazza esperta di computer, dal carattere aggressivo. Quando la scomparsa di Harriet viene collegata ad un serie di delitti efferati successi negli anni Cinquanta, le indagini cominciano a restringersi di più all'interno della famiglia. E la verità, legata ad un nauseante passato nazista, finalmente emerge.
Valutazione Pastorale
Il finale non va rivelato. Così si conserva quella suspence che indubbiamente accompagna forte e incombente il dipanarsi della storia per oltre due ore e mezzo (152'). Va invece ricordato che questo è il primo capitolo di una trilogia, detta "Millennium", e scritta da Stieg Larsson, romanziere svedese nato nel 1954 e morto prematuramente nel 2004, quando aveva appena consegnato l'ultimo manoscritto. Anche dagli altri due lavori sono stati tratti film che usciranno nei prossimi mesi. Si é detto che questo inizio si lascia vedere perche regge bene i toni da thriller, ha suggestive cornici ambientali, è interpretato con aderenza. Bisogna aggiungere che, a mano a mano che emerge la pista legata al nazismo, non mancano passaggi decisamente crudi, e che il personaggio di Lisbeth è costruito per apparire vendicativo e violento ai limiti del sadismo. Il thriller quindi si ammanta qua e là di venature horror, con qualche eccesso visivo. In generale il film, dal punto di vista pastorale é quindi da valutare come complesso e non privo di scabrosità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con il divieto ai 14 anni, ben tenendo presente quanto detto sopra sui momenti che possono non risultare graditi a tutti i tipi di pubblico. Certo molta attenzione sarà da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.