Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg. e scenegg.: Burt Freundlich - Fotogr.(Scope/a colori): Tim Orr - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: John Gilroy - Dur.: 103' - Produz.: Sidney Kimmel.
Interpreti e ruoli
Julianne Moore (Rebecca), David Duchovny (Tom), Billy Crudup (Tobey), Maggie Gyllenhaal (Elaine), Eva Mendes (Faith), Ellen Barkin (Nora), Bob Balaban (analista), Garry Shandling (dott. Beekman), Dagmara Dominczyc (Pamela), Justin Bartha (Jasper), John Ellison Conlee (Usher), Melissa Russo . (infermiera)
Soggetto
A New York, Rebecca e Tom sono sposati e hanno due bambini piccoli. Rebecca, famosa attrice di teatro, sta preparando un nuovo spettacolo; Tom é un pubblicitario disoccupato e pensa alla casa e ai figli, ma è anche ossessionato dal sesso. Tobey, fratello di Rebecca, convive con Elaine da sette anni e non intende affrontare passi ulteriori con lei. Quando accompagna uno dei figli a scuola, Tom comincia a frequentare Pamela, mamma single e attraente e facilmente finisce a casa di lei. Rebecca se ne accorge e caccia il marito di casa. Anche Tobey si trova una sera abbracciato con Faith, ex compagna di liceo. Elaine lo lascia e avvia un'altra relazione. Ma una volta separati, i due uomini capiscono di non poter fare a meno delle rispettive donne. Così Tom, la sera della prima, riconquista Rebecca, raggiungendola sul palcoscenico. E Tobey fa una solenne dichiarazione d'amore ad Elaine mescolato tra il pubblico della platea. Tempo dopo, Rebecca e Tom arrivano al matrimonio di Tobey e Elaine.
Valutazione Pastorale
Se il racconto si limitasse ai fatti rapidamente sopra descritti, potrebbe quasi trattarsi di una commedia di tradimenti e sentimenti come tante altre. Invece, in aggiunta e in tale sovrappiù da diventare quasi il protagonista vero, c'é un interminabile cicaleccio su erotismo e sessualità portato avanti alla maniera dei più vieti e stereotipati intellettuali newyorchesi. Tra insopportabili terapie di gruppo, sedute dallo psicanalista, e pranzi/cene per sbirciare, spiare, commentare, l'intero repertorio che va da Woody Allen a "Harry ti presento Sally" viene condensato in una insalata stucchevole e acida. Tutti i personaggi si agitano angosciati senza sapere bene da cosa, e tuttavia così fanno, non avendo alcuna altra occupazione più pressante. Parlare di sesso resta per loro l'ultima deriva per poter sbandierare una incomunicabilità forse un po' vera, ma soprattutto voluta, ricercata, gradita. Se questa é la commedia sofisticata del Duemila, c'è di che pensare. Si naviga a vista, tra noia, artificiosità, siparietti pruriginosi e molte pesantezze verbali. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente, e del tutto volgare.
UTILIZZAZIONE: va detto con chiarezza che la valutazione di "inconsistente" é pastoralmente funzionale ad indicare l'inutilità del prodotto, il suo essere stucchevole come una moneta falsa e quindi non in grado di fornire elementi (positivi o negativi) a qualsivoglia discussione, ma nemmeno in grado di divertire come film commerciale. Ne deriva che l'utilizzo é comunque da sconsigliare, trattandosi di un'operazione da lasciar cadere nell'anonimato.