Orig.: Francia/Germania/Israele (2008) - Sogg. e scenegg.: Ari Folman - Fotogr:(Panoramica/a colori; B&N) - Mus.: Max Richter - Montagg.: Nilli Feller - Dur.: 87' - Produz.: Bridgit Folman Film Gang, Les Films d'ICI, Israel Film Fund.
Soggetto
Da qualche tempo Ari, regista israeliano, è ossessionato da ricordo dell'esperienza fatta come giovane soldato durante la prima guarra in Libano nel 1982, culminata nei massacri dei campi profughi palestinesi di Sabra e Chatila per mano dei falangisti cristiani. Non riuscendo a ricostruire il ruolo svolto personalmente in quella circostanza, Ari decide di incontrare direttamente alcune persone che erano con lui: altri soldati, ufficiali, responsabili operativi. Attraverso vari colloqui, Ari riesce a mettere insieme un quadro abbastanza attendibile di quei dolorosi avvenimenti. Forse lui, che era appena 18enne, non ha colpe dirette, ma il dolore per il fatto non può essere cancellato.
Valutazione Pastorale
Dice Folman: "Il film é stato accolto molto bene in Israele, trasformandomi da ribelle in beniamino dell'establishment (...) Inoltre, per la prima volta, si mostra come gli israeliani non abbiano partecipato attivamente, premendo il grilletto, ai massacri di Sabra e Chatila, benché la nostra leadership sapesse quanto stava accadendo (...)". Folman aggiunge di aver scelto volutamente di raccontare la storia "dalla mia parte, di israeliano e di soldato (...) e ben vengano opere dal campo opposto" e di aver inserito 15 secondi di immagini di repertorio "perché nessuno esca dalla sala convinto di aver visto solo un film a disegni animati (...)". L'originalità dell'operazione è nell'essere proposta a livello di animazione, con un misto di cartoni tradizionali, flash e 3D. Sottratto alle esigenze della fiction, il copione scorre tra immagini di varia tonalità, alcune un po' statiche, altre di grande dinamicità. Ma l'esito è comunque di notevole efficacia, capace di tenere una drammaticità alta e incisiva, e di mettere in campo temi politici accanto a quelli umani e umanitari, lanciando un appello per la pace. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in occasioni successive per avviare riflessioni sui molti temi che affronta, sia storici che attuali.