Orig.: Italia/Francia (2006) - Sogg. e scenegg.: Roberto Andò, Salvatore Marcarelli liberamente tratti dal romanzo "Ricostruzioni" di Josephine Hart - Fotogr.(Scope/a colori): Maurizio Calvesi - Mus.: Marco Betta - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 103' - Produz.: Marco Poccioni, Marco Valsania per Rodeo Drive e Manigolda Film.
Interpreti e ruoli
Alessio Boni (Leo Ferri), Valeria Solarino (Ale Ferri), Donatella Finocchiaro (Anna Olivieri), Claudia Gerini (Adele), Marco Baliani (Michele), Emir Kusturica (Harold), Roberto Herlitzka (padre Angelo), Giselda Volodi. (una paziente), Fausto Russo Alesi (autista), Davide Palazzolo, Ines Arezzo, Carla Cassarino.
Soggetto
Leo, il fratello, fa lo psicanalista; Ale, la sorella, in passatto modella, é ora impegnata in lezioni di recitazione per provare la carriera di attrice. Vivono a Roma in due appartamenti contigui. Lei annuncia che sta per sposarsi e che il futuro marito, un artista, le regalerà la loro vecchia casa di famiglia messa in vendita in Sicilia. A questa notizia Leo parte subito per l'isola: vuole rivedere quel luogo dove tanti anni prima era successo l'episodio che aveva condizionato l'esistenza dei due, l'omicidio della madre. Erano piccoli Leo e Ale, e il padre, giudicato colpevole, ha scontato una lunga pena. Ma é stato proprio lui ad uccidere? E cos'è quella strana complicità che lega fratello e sorella? Sono interrogativi che Leo per primo non vuole risolvere e che rimarranno tali con il suo ritorno a Roma.
Valutazione Pastorale
Ispirandosi al romanzo "Ricostruzioni" di Josephine Hart, Andò cerca di creare le premesse per una sorta di "thriller dell'anima", la rimozione di un passato doloroso. Ma l'operazione non riesce, e il racconto fallisce in pieno tutte le proprie intenzioni. Incredibilmente superficiale nel disegno dei caratteri (approssimativi i protagonisti, risibili i ruoli di Kusturica e Herlitzka), affrettata nel dosare una certa suspence, quasi sempre incapace di copinvolgere, la regia naufraga nel mare si Sicilia, ripreso in bella forma come una cartolina scolorita. Sprecati risultano gli attori, da Boni alla Solarino alla Finocchiaro: una sbiadita drammaticità non permette loro di esprimersi. E anche il tema dell'incesto resta accennato, inspiegato, afono. Come il film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente, e soprattutto velleitario.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presenti i limiti sopra espressi. Attenzione é comunque da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisiuvi o di uso di VHS e DVD.