VIETATO Al MINORI

Valutazione
Inaccettabile, licenziosità
Tematica
Cinema nel cinema, Sessualità
Genere
Grottesco
Regia
Maurizio Ponzi
Durata
101'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
VIETATO Al MINORI
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Luigi Guarnieri, Melania Gaia Mazzucco, Maurizio Ponzi Luigi Guarnieri, Melania Gaia Mazzucco
Musiche
Fabio Liberatori
Montaggio
Sergio Montanari

Sogg.: Luigi Guarnieri, Melania Gaia Mazzucco - Scenegg.: Luigi Guarnieri, Melania Gaia Mazzucco, Maurizio Ponzi - Fotogr.(panoramica/a colori): Maurizio Calvesi - Mus.: Fabio Liberatori - Montagg.: Sergio Montanari - Dur.: 101' - Produz.: Piccioli Film.

Interpreti e ruoli

Alessandro Haber (Scalpo), Mariella Valentini (Edith Costello), Massimo Venturiello (Thomas Parker), Paco Reconti (Salvatore), Angelo Orlando (Arnolds), Nicola Pistola (Juan), Massimo De Rossi, Amedeo Letizia, Gina Rovere., Sabrina Ferilli

Soggetto

Una piccola troupe cinematografica agli ordini di Scalpo si installa all'Elba ufficialmente per realizzare un documentario sulle bellezze naturali dell'isola, in realtà per girare un porno film a basso costo. Da Roma, Scalpo ha portato con sé il giovane Salvatore, piccolo attore disoccupato, assolutamente ignaro del tipo di lavoro che lo aspetta ed ingaggiato per i suoi attributi fisici. Della troupe fanno parte Edith Costello, rinomata star nel ruolo di una badessa bramosa di un ussaro focoso, la cui parte era stata prima destinata a Thomas Parker, ex-professore di liceo, che ha piantato tutto perché innamorato di Edith, ma che ora è stato rifiutato dal produttore De Robertis. Vi sono poi Ivan il regista ed Arnolds l'operatore (una "strana" coppia) e Ada la costumista. Mentre Salvatore, "impotente" al primo ciack, passa scoraggiato una intera giornata errando per l'isola, Scalpo dopo averlo cercato inviperito si trova costretto a chiedere al finanziatore di riammettere Thomas sul set. Il che avviene, ma intanto Salvatore ha incontrato una disinvolta netturbina, Barbara, intravista al momento dello sbarco dal traghetto, ha simpatizzato e con lei ha fatto l'amore in una cabina vicino al mare. Barbara tipo spiccio gli dichiara che l'avventura deve finire lì. Amareggiato, Salvatore rientra sul set e questa volta offre la migliore delle "prestazioni", con grande gaudio della pornodiva e accesso di gelosia di Thomas. Edith tuttavia, come confida a De Robertis, il quale l'aveva a suo tempo lanciata nella squallida carriera, è ora decisa ad abbandonare questo "lavoro", perché vuol fare l'attrice vera, ma questi ironicamente la sconsiglia. Frustrata, la donna finisce a notte in un locale e i carabinieri la mettono in guardina, dato che l'hanno vista fra le barche nelle braccia di un marinaio americano di colore, né lei ha con sé i documenti. Nel frattempo Salvatore decide di non tornare a Roma e di restare all'Elba. Il film di Scalpo è in pericolo: piagnucolando con i carabinieri, egli ottiene il rilascio di Edith, ma la troupe dovrà lasciare l'isola con il primo traghetto. La diva però tornerà fra le braccia di Parker e i due metteranno fine ad una vita falsa e disordinata. Salvatore riuscirà a farsi assumere come netturbino e resterà con Barbara. Ivan ha in mente la regìa di un buon film, questa volta tutto suo (ovviamente con l'aiuto del tecnico amico) e Scalpo si imbarca con le poche centinaia di metri girati, da rimpolpare a Roma con spezzoni e ritagli, tanto da mettere in distribuzione ancora una volta Edith Costello e quel Salvatore sprovveduto, ma gagliardo.

Valutazione Pastorale

La probabile intenzione di soggettista e regista era di offrire una facile satira del mondo dei pornofilm, sulle emozioni e le varie ambasce che fioriscono sul set. Non è che lo spunto fosse trascendentale, ma qualcosa poteva anche venirne fuori, sempre che il filo dell'ironia e un buon ritmo assistessero gli intenti in questione. Invece il film tira avanti stancamente, spesso si disperde ed è scarso di sceneggiatura. Considerato l'argomento cioè il filone in cui si impegnano produttori, registi ed interpreti per scopi di solo lucro alcune scene sono ben immaginabili. Gemiti, smanie e furori (simulati per lo più, ma pur sempre inequivocabili e squallidi) contribuiscono ad accentuare i toni da guitteria che marcano tutto l'insieme. Tra gli interpreti è comunque da non dimenticare Alessandro Haber che in un ruolo sfaccettato fra il creativo (si fa per dire, poiché tocca a lui scrivere dialoghi sbrigativi ma pesanti), il lamentoso e l'isterico – rimane sempre l'attore espressivo che è.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV