VIOLA BACIA TUTTI

Valutazione
Futile, grossolanità
Tematica
Giovani
Genere
Farsesco
Regia
Giovanni Veronesi
Durata
91'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
VIOLA BACIA TUTTI
Distribuzione
Cecchi Gori Distri-buzione
Soggetto e Sceneggiatura
Giovanni Veronesi, Rocco PapaleoGiovanni Veronesi, Rocco Papaleo
Musiche
Pivio, Aldo De Scalzi
Montaggio
Cecilia Zanuso

Sogg e Scenegg.: Giovanni Veronesi, Rocco Papaleo - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Fabio Cianchetti - Mus.: Pivio, Aldo De Scalzi - Montagg.: Cecilia Zanuso - Dur.: 91' - Produz.: Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica

Interpreti e ruoli

Asia Argento (Viola), Massimo Ceccherini (Max), Valerio Mastandrea (Samuele), Rocco Papaleo (Nicola), Daria Nicolodi (Sibilla), Daniela Poggi (Amanda), Enzo Robutti (Giotto), Franco Califano, Massimo Salvianti, Jonathan.

Soggetto

Tre ragazzi sui trent’anni, Samuele, Max e Nicola partono a bordo di un camper per una vacanza estiva senza una meta precisa, un giorno a Rimini sull’Adriatico un altro a Viareggio sul Tirreno. Ma mentre stanno per uscire da Roma, Viola, una ragazza che ha appena rapinato una banca, si intrufola nel camper per sfuggire alla polizia. Sale sul tetto e lì rimane nasco-sta, finchè, alla prima sosta, quando i ragazzi escono, si fa vedere, li minac-cia con la pistola e li prende come ostaggi. All’inizio, di fronte alla pistola puntata, i tre pensano bene di non contraddirla. Poi, lungo strade poco fre-quentate tra Marche e Toscana, Viola si dimostra un po’ impacciata, tutt’al-tro che violenta, e i quattro cominciano a parlare tra loro. Viola allora rivela che ha il compito di consegnare il bottino della rapina, alcune monete di ine-stimabile valore, a ricettatori di sua conoscenza. Dopo qualche perplessità, i ragazzi, tutti e tre attratti dalla sua bellezza, si lasciano convincere e decido-no di aiutarla e accompagnarla. Comincia un’avventura che li porta a cono-scere luoghi e persone mai visti prima. Dopo aver contattato una certa Sibil-la, arrivano al nord, nella fattoria di uno strano tipo, Giotto, la cui segretaria,
Amanda, dà loro istruzioni di recarsi in Svizzera per l’incontro conclusivo. Qui giunti, si accorgono che i maiali hanno mangiato le monete. Tutto è fini-to, insieme tornano a Viareggio e qui si separano. I ragazzi riprendono il viaggio col camper, ma Viola, a loro insaputa, è di nuovo sul tetto.

Valutazione Pastorale

si tratta di una commedia di chiara impronta farse-sca che cerca di mettere a fuoco alcuni ritratti giovanili nell’Italia di oggi tra voglia d’ indipendenza da un lato, illusioni e molta confusione dall’altro. La storia si propone come un road-movie italiano che consente di mettere i pro-tagonisti a confronto di volta in volta con se stessi e con situazioni e perso-naggi inaspettati con conseguenti reazioni e decisioni da prendere in poco tempo. Forse l’ambizione era quella di delineare, attraverso il consolidarsi dell’amicizia, le occasioni per una maturazione personale, e di far vedere che il delitto (la rapina in questo caso) non paga. Ma i buoni propositi rimangono molto sullo sfondo, prevale la tendenza al dialogo approssimativo e superfi-ciale, a disegnare macchiette prive di spessore, a proporre una comicità modesta con cadute di tono e qualche momento “carino” ma stiracchiato. Dal punto di vista pastorale, non si può dire che il film sia volgare o negati-vo, per cui , anche per lo molte grossolanità presenti, sembra opportuno defi-nirlo nell’insieme come futile.
Utilizzazione: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con atten-zione per la presenza dei minori. In occasioni mirate, può essere proposto come ritratto di una certa fascia giovanile italiana di oggi, divisa tra illusioni, speranze, incertezze.

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