Sogg e Scenegg.: Franco Piavoli -Fotogr.: (Normale/a colori) Franco Piavoli - Mus.: Franco Ghigini, Alfredo Catalani, Johann Pachelbel - Montagg.: Franco Piavoli, Giuliana Zamariola - Dur.: 86' - Produz.: Zefiro Film Immaginazione
Soggetto
Si susseguono le stagioni della vita. Si comincia con i giochi del-linfanzia, le sorprese e i turbamenti delladolescenza, le prime delusioni, i balli, gli amori, il matrimonio e, insieme, laffiorare negli adulti della nostal-gia per la giovinezza che si allontana. Poi la piacevolezza delle sere estive, ma anche la vita solitaria e la televisione come unica compagnia. Quindi lautunno, con i ragazzi che continuano a giocare e i vecchi che stanno fermi ad ascoltare una voce femminile. Intanto le foglie si staccano dagli alberi e danno il via ad una danza leggera. Il fiume scorre lentamente, e con il nuovo anno ricomincia la vita. Sulla neve e sul lago ghiacciato, bambini corrono e gridano. Sullo sfondo del tramonto, padre e figlio osservano.
Valutazione Pastorale
girato in esterni con la collaborazione e la presenza degli abitanti di Castellaro, piccolo centro nella campagna bresciana, il film rappresenta unesperienza unica nel panorama del cinema italiano, per come riesce a creare un parallelo tra le stagioni dellanno e le stagioni della vita. Il regista Franco Piavoli, che vive in quei luoghi, riesce a creare nelle immagini un delicato equilibrio tra documentario e finzione, un atto damore per la bellezza della natura, dei sentimenti, dei rapporti tra le persone: ogni stagione ha il suo fascino, ogni età della vita ha la sua ricchezza, ognuno di noi può trovare qualcosa di prezioso nei momenti più nascosti della giornata. Una vena poetica scandisce il lento succedersi di suoni, luci, colori: la campagna è rivisitata con locchio della memoria, ma non cè nostalgia per il passato, anzi nasce un forte invito ad accettare il presente e il futuro. Film sincero e commosso, qua e là un po calligrafico, da raccomandare, dal punto di vista pastorale, per il suo linguaggio ispirato, pulito, universale, per il modo autentico con cui coglie lespressione dei volti, le sfumature degli sguardi, linteriorità delluomo e della donna.
Utilizzazione: non cè racconto, non ci sono fatti o azioni, ma ugualmente il film si consiglia sia in programmazione ordinaria sia, forse più opportunamente, in situazioni più mirate, dove sia possibile apprezzarne la bellezza e loriginalità.