Sogg. e Scenegg.: Francesco Salvi, Lorenzo Beccace, Dario Viola - Fotogr.: (panoramica/a colori) Camillo Bazzoni - Mus.: Francesco Salvi - Montagg.: Nino Baragli - Dur.: 90' - Produz.: Yarno Cinematografica, Unione Cinematografia
Interpreti e ruoli
Francesco Salvi (Matteo Zampini), Holly Higgins (Andrea), Enzo Brachi, Marco Predolin, Luigi Rosatelli, Franco Trevisi, Barbara D'Urso, Roberto Delledonne, Nguyen Duong Don
Soggetto
Milano a ferragosto è deserta: tutti sono in ferie. Anche Vanessa, moglie di Matteo Zampini, parte col figlio Jacopo per il Polo Nord lasciando il marito in città. Questi, un tipo alquanto strampalato di inventore di giochi, libero e felice, ritrova vecchi amici e con loro inizia a far baldoria. Ma ecco una sera uno strano incontro: una bellissima donna americana, Andrea, dice di essere la moglie di Matteo. Egli è sconcertato, non ricorda assolutamente nulla, tuttavia è attratto dalla giovane e con lei comincia a far passeggiate romantiche per la città vuota e nei dintorni di essa. I suoi amici lo seguono ovunque poiché incuriositi dalla presenza di Andrea. A perseguitare Matteo ci sono anche un misterioso ingegnere giapponese che vuole da lui prodigiose invenzioni e un certo Pistone che fa telefonate minacciose. Matteo però non si preoccupa: è troppo preso dall'affascinante Andrea con la quale è affiatato in modo sconvolgente. Ad un certo punto la ragazza viene rapita dagli amici dell'uomo: ma viene salvata dal nostro eroe con uno stratagemma. Arriva anche Pistone, ex galeotto, che voleva solo restituire a Matteo dei soldi avuti in prestito tempo fa. Anche l'ingegnere giapponese dà una bella somma di denaro a Matteo che accetta volentieri. Ma il sogno finisce: Andrea scompare dalla sua vita; torna la legittima moglie Vanessa col figlio. Ella ha conosciuto in vacanza un simpatico giovanotto, Daniele, la cui moglie assomiglia in maniera sorprendente ad Andrea.
Valutazione Pastorale
è un film dal ritmo travolgente e nello stesso tempo incredibilmente noioso, caotico ed assolutamente privo di senso logico. Le gag, per niente esilaranti, si susseguono le une alle altre in modo insopportabilmente insensato. Salvi fa di tutto (protagonista, regista, sceneggiatore, produttore, soggettista, musicista) ma raramente capita di vedere un film così intollerabile, fastidioso e demenziale. Pochissime sono le battute riuscite.