WARMBODIES

Valutazione
Consigliabile, Semplice
Tematica
Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Giovani
Genere
Fantastico
Regia
Jonathan Levine
Durata
97'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Key Films
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Levine tratto dal romanzo omonimo di Isaac Marion
Musiche
Marco Beltrami, Buck Sanders
Montaggio
Nancy Richardson

Orig.: Stati Uniti(2012) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Isaac Marion - Scenegg.: Jonathan Levine - Fotogr.(Scope/a colori): Javier Aguirresarobe - Mus.: Marco Beltrami, Buck Sanders - Montagg.: Nancy Richardson - Dur.: 97' - Produz.: Bruna Papandrea, David Hoberman, Todd Lieberman.

Interpreti e ruoli

Nicholas Hoult (R), Teresa Palmer (Julie), Analeigh Tipton (Nora), Rob Corddry (M), Dave Franco (Perry), John Malkovich (Grigio), Cory Hardrict (Kevin)

Soggetto

Nella società sconvolta da un virus misterioso, dove le vittime sono diventate mostri divoratori di carne umana, gli esseri superstiti vivono chiusi in bunker blindati. Una squadra di militari in ricognizione si imbatte in un gruppo di zombie affamati a caccia di prede. Uno di loro, R, resta fortemente colpito da Julie, ragazza sopravvissuta e, invece di mangiarne il cervello, decide di salvarla dalla furia degli altri suoi simili. La convivenza con Julie produce in R cambiamenti profondi, al punto da pensare di poter cambiare e recuperare la differenza tra umani e non umani. La speranza di salvezza è in realtà ostacolata dagli zombie estremi detti 'ossuti' e dall'esercito guidato dal Grigio, il padre di Julie. Eppure l'amore alla fine si mostra più forte di tutto.

Valutazione Pastorale

All'inizio c'è un breve racconto di sette pagine pubblicato on line con il titolo "Sono uno zombie pieno d'amore". I molti consensi ricevuti su Internet hanno convinto l'autore Isaac Marion ad ampliarlo fino a farlo diventare il suo romanzo d'esordio, pubblicato nel 2010. Da lì alla versione per immagini il passo è stato più breve del previsto. "E' un'avventura, è una storia d'amore, è in parte una commedia ma con elementi horror" dice Jonathan Levine. Molte di queste varianti narrative si ritrovano nel prologo iniziale, con la voce fuori campo del protagonista R a descrivere la situazione, a commentare lo stato delle cose, a elencare bisogni e speranze. Il regista fotografa con curiosità e originalità l'ambiente dell'aeroporto, gli umori del giovane zombie, i suoi pensieri, tra sarcasmo e umorismo. In questo scenario la storia d'amore tra R e Julie arriva a certificare lo status di favola, generosa e disperata: ma senza dramma, anzi con molto romanticismo, dolcezza, accorate sfumature sentimentali che non hanno timore di citare sia pure alla lontana "Romeo e Giulietta" (vedi la scena con lui in basso e lei sul balcone). Le atmosfere più chiaramente horror restano di cornice e di sfondo, finalizzate a creare l'attesa per una conclusione nella quale l'incontro tra donna e non-uomo diventa possibile e fonte di pacificazione al di là dei conflitti. Nell'ottica fantasiosa ingenerata dalla saga di "Twiligh", i nuovi 'nemici' da conquistare sono ormai i 'morti viventi'. Una battaglia che non si vince con le armi ma con l'amore, solo con l'amore. Storia affabulante e consolatoria per un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria anche per un pubblico giovanile, più abituato a proposte narrative di tal genere. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.

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