Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg.: ispirato all'omonina graphic novel di Dave Gibbon (e Alan Moore, non accreditato) - Scenegg.: David Hayter, Alex Tse - Fotogr.(Scope/a colori): Larry Fong - Mus.: Tyler Bates - Montagg.: William Hoy - Dur.: 162' - Produz.: Lawrence Gordon, Lloyd Levin. Deborah Snyder - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Malin Akerman (Laurie), Billy Crudup (Jon/dr. Manhattan), Matthew Goode (Adrian Veidt), Jackie Earle Haley (Walter Kovacs/Rorschach), Jeffrey Dean Morgan (Edward Blake/il comico), Patrick Wilson (Dan Dreiberg), Carla Gugino (Sally Jupiter), Matt Frewer (Edgar Jacobi/Moloch), Stephen McHattie (Hollis Mason), Laura Mennell (Janey Slater)
Soggetto
Nel 1985 è forte il pericolo che l'Unione Sovietica, per risolvere la guerra fredda, lanci un definitivo attacco nucleare. Gli Stati Uniti vorrebbero affidarsi al dott. Manhattan, un essere fatto di pura energia in grado di alterare la materia con un solo gesto. Il dottore vive però una fase di ripensamento, mentre quasi tutti gli 'Watchmen', paladini della giustizia, sono stati ormai messi fuori legge dal governo. Rorschach, uno del gruppo non rassegnatosi, tuttavia riunisce alcuni vecchi compagni e cerca di reagire sia alla minaccia nucleare sia ad un complotto a danno proprio dei Watchmen.
Valutazione Pastorale
La trama è complicata, contorta, non facile da seguire. Per quasi tre ore, si dipana un racconto sempre più fluviale e corposo, che via via accumula un insieme impressionante di suggestioni, riferimenti, rimandi. Partendo dalla graphic novel di Alan Moore e Dave Gibbon, il copione si struttura sull'idea di un poema storico-fantastico dai risvolti epici e drammatici. Senza curarsi di operare frequenti e profondi salti temporali tra passato e presente, Snyder si affida ad una regia visionaria che scardina i confini del tempo e dello spazio. Ne risulta uno spartito tanto disordinato quanto coinvolgente, nell'incalzare interminabile delle immagini, nello stupore fanciullesco della riflessione sul viaggio, sulla vita, sul destino del mondo. Temi grossi che non pretendono soluzioni ma navigano sulle onde di una fantasia sfrenata, dentro la quale gli effetti speciali non sono prevaricanti. Film di forte fascino che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, e anche problematico.
Utilizzazione
Ricordato che c'è il divieto ai minori di 14 anni (opportuno, per alcuni passaggi certo un po' forti), il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e, forse meglio, in situazioni mirate, per coglierne tutte le suggestioni visive e di contenuto. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.