Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg. e scenegg.: Damien Chazelle - Fotogr.(Scope/a colori): Sharone Meir - Mus.: Justin Hurwitz - Montagg.: Tom Cross - Dur.: 105' - Produz.: Bold Films in coproduzione con Blumhouse Productions, Right of Way Films - GOLDEN Globe 2015 a J.K. Simmons come migliore attore non protagonista, OSCAR 2015 PER: migliore attore non protagonista a J.K. Simmons; montaggio; missaggio sonoro.
Interpreti e ruoli
Miles Teller (Andrew Neiman), J.K.Simmons (Terence Fletcher), Melissa Benoist (Nicole), Paul Reiser (Jim), Austin Stowell (padre di Andrew), Nate Lang (Ryan), Susanne Spoke (Carl), Charlie Ian (zia Emma), Henry G. Sanders (Dustin)
Soggetto
Andrew Neiman, 19 anni, sogna di diventare il più bravo tra i batteristi jazz contemporanei. Al conservatorio di Manhattan si allena duramente ma al concorrenza è forte. Terence Fletcher, l'insegnante, ne intuisce le doti non comuni, e lo tiene continuamente sotto pressione, pretendendo da lui prestazioni musicali fuori dalla norma. Neiman sopporta a lungo in silenzio, e quando decide di ribellarsi, si arriva alla rottura. Neiman e Fletcher si ritrovano tempo dopo, e il maestro gli chiede di tornare a suonare insieme. Forse arriva la rivincita...
Valutazione Pastorale
Damien Chazelle è un curioso regista. Nel 2009 scrive e dirige un film ("Guy e Madeline su una panchina nel parco") di modesta circolazione. Scrive quindi due copioni di taglio horror, e poi arriva questo "Whiplash", lontano e differente dalle prove precedenti. Il tema tuttavia è quanto di più tradizionale si possa immaginare, ben radicato dentro la mitologia americana della volontà di affermazione, degli ostacoli imprevisti, dello scontro tutto individuale che impone di superare i limiti previsti. Nell'ampio ventaglio del cinema 'di genere', la vicenda avrebbe potuto essere di argomento militare (la recluta ingenua e il sergente crudele) o scientifico (il piccolo genio ostacolato da un superiore) o magari svolgersi in uno scenario western. Scegliere la musica, e anzi la musica jazz, significa lanciare una sfida narrativa tra novità e modernità. Nel contorno, emergono il sotto tema del rapporto padre/figlio e quello della rinuncia alla storia d'amore con Nicole. Si tratta di piccoli risvolti di racconto che Chazelle dimostra di governare con imprevista scioltezza e capacità di montaggio. L'incalzare delle esecuzioni alla batteria va di pari passo con il crescere delle tensioni psicologiche: con bella nitidezza espressiva e senza fronzoli retorici. Tra i meriti di Chazelle va annoverato l'aver scelto due attori poco noti e non invadenti, soprattutto J.K. Simmons nel ruolo di Fletcher, premiato con l'Oscar 2015. Film intenso e coinvolgente che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta indubbiamente originale e aperta ad avviare riflessioni sui temi proposti (musica, volontà, rapporto padre/figlio...).