Orig.: Italia (2012) - Sogg.: Stefano Sardo, Galliano Juso - Scenegg.: Stefano Sardo - Fotogr.(Scope/a colori): Paolo Bellan - Mus.: Mambassa - Montagg.: Ian Degrassi - Dur.: 105' - Produz.: Gianluca Curti, Galliano Juso per Margherita Film e Minerva Film in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Michelangelo Pulci (Sandro), Alessandro Bianchi (Filippo), epis. "Badante": Alessandro Tiberi (Giacomo), Francesco Pannofino (Mario Spada), epis. "Cuore Toro": Dario Bandiera (Italo), Daniela Virgilio (Tania), Andrea Bruschi (Omar), Pietro Casella (Giovanni), epis. "Il trucco": Nicole Grimaudo (Alice), Paolo Briguglia (Saro Tartanna), Nino Frassica (Ciccio Tartanna), Luis Molteni (Leopoldo Miletto)
Soggetto
Sandro e Filippo, titolari di un'agenzia interinale, raccontano tre dei molti episodi legati a persone che si sono presentate in cerca di lavoro. In "Badante", il giovane Giacomo accetta di andare a servizio da Mario, un paraplegico sboccato, volgare, intrattabile. In "Cuore Toro", Giovanni va a lavorare in un allevamente bovino, dove a selezionare i tori adatti per la riproduzione c'è Dario, che fa credere all'amica Tania di essere un chirurgo. In "Il trucco", Alice, desiderosa di proseguire il proprio lavoro di truccatrice, trova lavoro presso l'agenzia di Pompe funebri di Leopoldo, con il compito di rimettere i sesto i defunti. Qui però capita Saro, che è subito colpito dalla grande somiglianza tra Alice e la giovane moglie appena morta. Dopo molte reticenze, Alice accetta di prenderne il posto, e di entrare nelle abitudine della famiglia di Saro, il cui capostipite è Ciccio Tartanna, boss temuto e spietato.
Valutazione Pastorale
Ogni tanto rispunta il prodotto a episodi: e non solo la formula rimanda ad un lontano cinema italiano ma anche il copione, il testo, il racconto. Le tre storielle vorrebbero solleticare ironia e mettere alla berlina una realtà grottesca, a metà tra cronaca e finzione, o meglio la sua esagerazione nelle lenti deformanti dell'eccesso comico. L'obiettivo è raggiunto solo in parte: faticoso e inutilmente volgare il primo episodio, più autoironici gli altri due, con qualche gustosa annotazione di costume. Forse si tratta di un nuovo appuntamento con i 'Mostri' italiani. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e segnato da grossolanità.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da riprendere in successive occasioni come proposta di commedia italiana, specchio di maschere deformanti. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.