Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: Stan Lee, Simon Kinberg, Zak Penn - Scenegg.: Zak Penn, Simon Kinberg - Fotogr.(Scope/a colori): Dante Spinotti - Mus.: John Powell - Montagg.: Julia Wong, Mark Helfrick, Mark Goldblatt - Dur.: 103' - Produz.: Avi Arad, Hugh Jackman, Lauren Shuler Donner, Ralph Winter.
Interpreti e ruoli
Patrick Stewart (Charles Xavier/Professor X), Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Halle Berry (Ororo Munroe/Tempesta), Ian Mckellen (Eric Lensherr/Magneto), Famke Janssen (Jean Grey/Fenice), Rebecca Romijn (Mystica), Anna Paquin (Rogue), Kelsey Grammer . (dottor Hank Mccoy/Bestia), James Marsden (Scott Summers/Ciclope), Shawn Ashmore . (Bobby Drake/Iceman), Vinnie Jones (Cain Marko/Juggernaut), Michael Murphy (Warren Worthington), Ellen Page . (Kitty Pride/Shadowcat)
Soggetto
Grazie ad un medicina di recente acquisizione, per la prima volta si offre ai mutanti la possibilità di operare una scelta importante: rinunciare ai propri poteri e diventare persone 'normali'. La lotta tra chi vuole conservare lo status di mutante e chi vuole compiere il passo diventa subito senza esclusione di colpi. A combattersi ci sono Charles Xavier, leader della convivenza tra le due dimensioni, e Magneto, che vuole la sopravvivenza del più forte. In mezzo tre supoereoi, Wolverine, Tempesta e Jean Grey. La battaglia lascia sul campo molte vittime, ma si conslude con la nomina del dott. Mccoy quale rappresentante preso la Casa Bianca di tutti i cittadini, mutanti e no.
Valutazione Pastorale
Questo terzo capitolo della saga degli X-Men si avvale di una confezione tecnica di notevole fascino. Gli effetti speciali, adoperati senza risparmio, producono una narrazione movimentata e molto dinamica, costruita su un incalzante succedersi di azioni ad alta velocità. Nelle pieghe di un frenetico agitarsi c'é tuttavia spazio per l'insorgere di qualche domanda non del tutto peregrina sul senso del possesso di effetti speciali, sulla convivenza tra 'normali' e 'altri', sulla mediazione tra forza fisica e sentimenti. Interrogativi che sempre accompagnano il miglior cinema fantastico, quello che non si accontenta di essere fracassone e rumoroso. Si tratta dunque di una buona conclusione (se così sarà) della trilogia dei mutanti, accompagnata dalle convincenti prestazioni degli interpreti, che garantiscono credibilità alle singole gesta. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile e, nonostante qualche confusione narrativa, nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione odinaria, e in seguito come proposta di alto livello spettacolare e di buon pregio formale.