Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg.: ispirato al personaggio ideato da Len Wein e John Romita Sr e dalla serie a fumetti "X Men" creata da Stan Lee e Jack Kirby (ed. Marvel) - Scenegg.: David Benioff - Fotogr.(Scope/a colori): Donald McAlpine - Mus.: Harry Gregson Williams - Montagg.: Nicolas de Toth - Dur.: 118' - Produz.: John Palermo, Lauren Shuler Donner, Hugh Jackman, Louis G. Friedman.
Interpreti e ruoli
Hugh Jackman (Logan/Wolverine), Ryan Reynolds (Wade Wilson/Deadpool), Liev Schreiber (Victor/Sabretooth), Dominic Monaghan (Barnell Bohusk/Beak), Lynn Collins (Volpe d'argento), Danny Huston (William Stryker), Daniel Henney (David North/agente Zero), Taylor Kitsch (Remy Lebeau/Gambit), Tim Pocock (Scott Summers), Alice Parkinson (Elizabeth Howlett), Tahyna Tozzi . (Emma Frost)
Soggetto
Dopo un passato movimentato a partire dal Canada nel 1845, e poi attraverso tutte le guerre del Novecento, Logan/Wolverine, un mutante con gli artigli retrattili, vorrebbe mettersi a riposo e comincia fare il boscaiolo. La squadra militare di mutanti messa insieme dal colonnello Stryker però li incalza, al pari di Victor, il suo 'fratello' sempre in preda all'odio. Quando la sua fidanzata viene uccisa, Logan si dedica tutto alla vendetta. Dovrà però nel frattempo sconfiggere anche le folli mire di Stryker, che vuole fabbricare in laboratori guerrieri come macchine da guerra.
Valutazione Pastorale
Dalla saga dei tre capitoli di "X Men" (usciti nel 2000, 2003, 2006) si estrapola un personaggio e lo si osserva da vicino, cercando di capire come é diventato quello che abbiamo già conosciuto. Così Logan/Wolverine diventa protagonista, e possiamo vederlo fin dall'infanzia, quando cominciano a spuntargli gli artigli, e poi, da adulto, alle prese con scelte estreme e difficili. Si tratta, a dire il vero, di un percorso molto lineare. La vita dell'uomo si muove frenetica lungo quel confine sul quale sgomitano il bene e il male: ora ben separati ora confusi e non identificabili. La vendetta, l'amore, il dolore per non essere come gli altri, la volonta di affermazione di se come 'diverso': Logan ha un bel daffare per trovare un equilibrio. A spiazzarlo arrivano gli effetti speciali, mirabolanti, stordenti, accecanti ma forse troppi. Non si sa come sarebbe stata la vicenda senza le risorse tecniche. Certo lo spettacolo c'è, si impone, tiene desta l'attenzione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e, nonostante una certa crudezza visiva, semplice, appunto per la scorrevolezza della materia narrativa.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e in seguito come prodotto ad alto tasso di spettacolarità.