È stato annunciato in concomitanza con il 49° anniversario dello sbarco sulla Luna dell’Apollo 11, il 20 luglio del 1969, il film di apertura della 75a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Il film si chiama “First Man” (“Il primo uomo”) ed è diretto dal regista Premio Oscar Damien Chazelle, giovane autore di 33 anni che si è imposto nel panorama cinematografico mondiale con due titoli, il folgorante “Whiplash” (2014) e il pluripremiato “La La Land” (2016), che ha ottenuto 14 candidature agli Oscar 2017, vincendone sei tra cui miglior regista. Il più giovane di sempre.
“First Man” al 75° Festival del Cinema di Venezia
La 75a edizione del Festival (29 agosto – 8 settembre 2018), diretta da Alberto Barbera e presieduta da Paolo Baratta, ha scelto dunque di puntare su Damien Chazelle per inaugurare il Concorso cinematografico internazionale. “È un autentico privilegio – ha dichiarato Alberto Barbera – poter presentare in prima mondiale il nuovo, attesissimo film di Damien Chazelle. Un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici del nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi”.
Chazelle ha ottenuto così un altro primato nella sua giovane carriera, potendo aprire per la seconda volta la Mostra di Venezia a soli due anni dal precedente film, “La La Land”. “Sono onorato dell’invito di Venezia – ha infatti rilanciato il regista – e sono entusiasta di ritornare. È particolarmente emozionante che questa notizia sia così vicina all’anniversario dell’atterraggio sulla luna. Non vedo l’ora di portare il film alla Mostra”.
“First Man”, tratto dal racconto di James R. Hansen, presenta la storia di Neil Armstrong tra il 1961 e il 1969, anno dello sbarco sulla Luna. Protagonisti sono Ryan Gosling, nel ruolo dell’astronauta Neil Armstrong, Claire Foy in quello della moglie Janet. Buzz Aldrin, l’altro astronauta parte della missione lunare, è interpretato da Corey Stoll . Tra i produttori del film figurano lo stesso Chazelle e Steven Spielberg.
Giraldi (Cnvf): “Una nuova rivisitazione del genere western”
“È una scelta curiosa, ma al tempo stesso una garanzia di qualità”. Ha sottolinea così all’Agenzia Sir e al portale CEINews Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film della CEI. “Risulta infatti insolito tornare a scommettere sullo stesso regista, Chazelle, per l’apertura ufficiale della Mostra a soli due anni dal precedente film. Ribadiamo, però, che si tratta di una proposta di indubbio fascino dato il talento del giovane regista, impostosi nel panorama statunitense con neanche cinque film all’attivo. Siamo sicuri, dunque, che il grande estro creativo di Damien Chazelle farà del primo allunaggio una nuova rivisitazione del genere western. Certo nello spazio”.
Le prime novità sul Festival di Venezia
Tra le prime novità rese note dalla Biennale di Venezia c’è il nome del presidente della Giuria internazionale, il regista messicano Guillermo del Toro, vincitore con “The Shape of Water” (“La forma dell’acqua”) del Leone d’oro nel 2017 nonché dell’Oscar 2018 come miglior film (in totale quattro statuette). Guillermo del Toro ha commentato così il prestigioso incarico: “Essere presidente a Venezia è un onore immenso, e una responsabilità che accetto con rispetto e gratitudine. Venezia è una finestra sul cinema mondiale, e un’opportunità per celebrare la sua forza e rilevanza culturale”.
Altro nome di primo piano per la 75a Mostra di Venezia è quello di Michele Riondino, attore italiano classe 1979 noto per “Il giovane favoloso”, “Il giovane Montalbano” e “La mossa del cavallo”. Riiondino è stato scelto per condurre le serate di apertura, mercoledì 29 agosto, e di chiusura, l’8 settembre, cerimonia in cui verrà assegnato il Leone d’oro. Il programma completo e gli ospiti della Mostra del Cinema di Venezia edizione 75 saranno svelati a Roma, il 25 luglio, in occasione della conferenza stampa ufficiale.
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