I film in sala dal 13 novembre 2014

venerdì 14 Novembre 2014
Un articolo di: Redazione

 

Un cinema sempre di impegno civile, uno sguardo rivolto continuamente agli ultimi, è quello dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, ora in sala con il loro ultimo film Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit), passato in concorso al 67. Festival di Cannes (2014). Un’efficace e convincente Marion Cotillard dà volto alla protagonista Sandra, appena uscita dalla depressione e in procinto di essere licenziata. I capi di Sandra, infatti, propongono ai dipendenti di fare a meno di lei in cambio di un bonus di mille euro. A Sandra rimangono solamente due giorni e una notte per confrontarsi e convincere i colleghi. Una grande parabola civile e sociale, un regia asciutta e intensa, priva di fronzoli o espedienti; un finale di contenuta, semplice commozione. Accanto a Sandra, che si incammina verso il futuro, ci sono tutti coloro che mettono comprensione, cuore e ragione davanti a piccoli e egoistici interessi individuali. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Nel segno della commedia, del thriller e del melodramma è l’offerta settimanale che arriva dall’Italia. Anzitutto la commedia brillante La scuola più bella del mondo di Luca Miniero (Benvenuti al Sud, Benvenuti al Nord, Un boss in salotto), che coinvolge nel cast Christian De Sica, Rocco Papaleo, Lello Arena, Angela Finocchiaro e Miriam Leone. Seguendo il fortunato canovaccio di Benvenuti al Sud, qui si gioca sullo stereotipo incontro/scontro tra una scuola toscana e una campana. Si ride, ma in maniera superficiale e scontata. La sceneggiatura infatti affonda in strati di densa melassa, mai avendo qualche opportunità di guardare fuori. Miniero cede ben presto le armi e su una struttura narrativa ultra semplice (che non sarebbe un difetto) fa calare inopportune aggiunte in chiave di animazione e di musical. 

Sono passati invece al Festival Internazionale del Film di Roma sia Tre tocchi di Marco Risi sia La foresta di ghiaccio di Claudio Noce: l’opera di Risi è una complessa (ma non sempre riuscita) riflessione sul ruolo e la condizione sociale dell’attore, mentre il film di Noce è un thriller calato nelle atmosfere innevate del Nord del Paese.

Inserito nella selezione ufficiale sempre del Festival di Roma 2014 è Lo sciacallo – Nightcrawler (Nightcrawler) di Dan Gilroy , film denuncia degli eccessi della società mediatica contemporanea, attraverso la storia del cronista disoccupato Lou Bloom (Jake Gyllenhaal) che arriva a speculare filmando disgrazie altrui. Temi importanti, per un pubblico attento a cogliere le possibili derive del “villaggio globale”.

Ancora dal Festival di Roma arriva Il mio amico Nanuk (Midnight Sun) di Roger Spottiswoode e Brando Quilici (per le sequenze artiche). Si tratta di un’amicizia tra un ragazzo e un cucciolo di orso polare: una fiaba adatta a tutti, principalmente per famiglie con bambini. 

Commedia musicale originale, tra il sarcastico e lo sguardo sociale, è Frank di Leonard Abrahamson, con Michael Fassbender, Domhall Gleeson e Maggie Gyllenhaal, storia di un giovane cantante in ascesa che cela il proprio volto con una voluminosa maschera. Rientra invece nel genere horror Clown di Jon Watts, prodotto dallo “specialista” Eli Roth, autore di Hostel. Il film ha il divieto ai minori di 14 anni.


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