“Una lanterna magica” per “rimettere al centro dello sguardo la luce della speranza”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, definisce il Sussidio pastorale per l’Avvento e il Natale “La luce della speranza”, preparato dalla Commissione nazionale valutazione film della CEI. “La lanterna magica ieri, così come il cinema oggi, insegnano quanto sia necessario lo splendore”, afferma Corrado ricordando che “siamo chiamati a capovolgere la prospettiva fosca, a diventare tessitori di narrazioni luminose, ricamate con il filo della speranza”. “Si tratta – spiega – di percorrere i sentieri della quotidianità con un obiettivo ben preciso: la pace. È una chiamata che interpella il senso di responsabilità di ciascuno”.
I titoli scelti – “The Old Oak” di Ken Loach, “Il male non esiste” di Ryusuke Hamaguchi, “Tutta la luce che non vediamo” di Shawn Levy e “Wish” di Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, con l’opera storica “Scrivimi fermo posta” (“The Shop Around the Corner”, 1940) di Ernst Lubitsch – sottolineano “il valore di storie di un’umanità piegata, messa all’angolo da problemi, ma che non abdica al domani, verso cui si rivolge (anche con affanno) con un’ottica di speranza”.
Attraverso i film, l’opuscolo – curato da Massimo Giraldi, Sergio Perugini, don Andrea Verdecchia ed Eliana Ariola, con una nota introduttiva di Arianna Prevedello, responsabile della formazione e azione pastorale dell’Acec – vuole essere un invito a “vegliare, condividere, preparare, custodire, testimoniare, illuminare, contribuire, agire”. Perché l’Avvento non sia “attesa vana o evasione dalla realtà, ma – conclude il direttore dell’Ufficio CEI – impegno nell’oggi a portare la luce della speranza, comunicandola e testimoniandola nella quotidianità”.
Sussidio_Cnvf_Avvento_Natale_2023