Un omaggio alla storia della Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale Venezia, ma anche “un invito a tenere ben salda la memoria collettiva”. Questo vuole essere “Venezia. Il cinema e i premi cattolici Ocic-Signis”, il nuovo eBook curato dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Conferenza Episcopale Italiana.
La pubblicazione, navigabile attraverso i segnalibro di Acrobat, accende i riflettori su alcuni importanti momenti e snodi cinematografici dagli anni Quaranta a oggi, attraverso le opere premiate dai giurati Ocic-Signis. “È un modo per ripercorrere il passato, non con spirito revisionista, ma con la voglia di annodare i fili della Storia con l’oggi”, sottolinea Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali e autore insieme a Massimo Giraldi, Sergio Perugini ed Eliana Ariola.
Dalle trame di alcuni titoli che hanno ottenuto il premio cattolico internazionale (dal 1948 al 2018) e dalle “Segnalazioni cinematografiche” della Cnvf che ne esprimono un giudizio morale e pastorale, emerge, spiega Corrado, “la scommessa della giuria cattolica a Venezia su grandi autori, come Robert Bresson, John Ford, Elia Kazan, Roberto Rossellini, Pier Paolo Pasolini ed Ermanno Olmi” e, allo stesso tempo, “il respiro e la visione con cui la Chiesa cattolica italiana si è accostata ad alcuni capolavori che hanno segnato la storia del cinema”.
Tra le giurie ufficiali e quelle collaterali, infatti, una delle presenze più antiche al Lido è la giuria del premio cattolico internazionale Ocic, promosso dall’allora Office catholique internationale du cinéma, fondato in Belgio nel 1928, e divenuto nel 2001 premio Signis, dal nome dell’organizzazione cattolica mondiale, riconosciuta dalla Santa Sede, impegnata nel campo del cinema, dell’audiovisivo, della radio e della media education, cui aderiscono gran parte delle Conferenze Episcopali Internazionali, tra cui quella italiana.
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