A distanza di pochi giorni dalla morte di Ugo Gregoretti e Valentina Cortese, se ne va un’altra grande figura della cultura italiana, lo scrittore siciliano Andrea Camilleri, che avrebbe compiuto 94 anni il prossimo settembre. “Non solo Montalbano – dichiara al Sir Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film della Cei -, Andrea Camilleri è un intellettuale totale, capace di alternare con padronanza e piglio brillante il registro teatrale, letterario nonché cinematografico e televisivo”. Ricordando gli anni giovanili della sua carriera tra l’Accademia d’arte drammatica Silvio d’Amico, il Centro sperimentale di cinematografia e i primi incarichi nella Rai di Ettore Bernabei, Giraldi aggiunge: “La sua vita è stato un viaggio appassionante nell’arte e nella conoscenza, sapendo cogliere con attenzione e acume i cambiamenti del tempo e di declinarli ogni volta in maniera metaforica e poetica”. In particolare, spiega il presidente della Commissione film Cei, con i suoi romanzi ambientati in Sicilia editi da Elvira Sellerio e trasposti sullo schermo con l’amico produttore Carlo Degli Esposti (Palomar), “Camilleri ha fatto conoscere al grande pubblico, italiano e internazionale, la realtà siciliana fuori dagli stereotipi, raccontando l’isola nella sua complessità, poesia e problematicità. La lingua che ha adottato, poi, è un unicum nell’universo narrativo, difficile all’inizio da comprendere, ma che avvolge progressivamente e conquista per i suoi straordinari sapori lessicali”.
Articolo originale pubblicato sull’Agenzia SIR
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