“Babyteeth” di Shannon Murphy ha ricevuto il Premio Signis alla 76esima Mostra internazionale d’arte cinematografica della Biennale di Venezia. La giuria, composta da Jumpei Matsumoto, Christoph Strack, Massimo Giraldi, Sergio Perugini e Nancy Usselmann, ha indicato la motivazione della scelta: “La morte è un mistero. ‘Babyteeth’ è un dramma sulla sofferenza di Milla, sulla battaglia della sua famiglia per trovare speranza dinanzi alla malattia, e sul desiderio d’amore”. “La regista australiana Shannon Murphy tratteggia i personaggi e le loro sfide personali con grande sensibilità e originalità, tenendo conto che si tratta di un’opera prima – è la motivazione del riconoscimento -. Assistiamo dunque al tormento una coppia di genitori della classe media, a un’adolescente che desidera assaporare la propria vita nonché al giovane Moses, ventenne disperso, il cui amore per Milla lo cambia. L’opera è un dramma, una tragedia, ma nello stesso tempo assume i tratti di una storia di speranza. Ogni personaggio in questo film subisce una trasformazione e affronta nuove responsabilità tra propri fallimenti, rabbia e dolore. La morte rimane un mistero, ma l’amore sboccia dalla morte, e la famiglia dalle emozioni paralizzate diventa un’autentica comunità d’amore”. Assegnata, invece, la menzione speciale a “Waiting for the Barbarians” di Ciro Guerra. Un film riconosciuto come “una metafora senza tempo che possiede un messaggio universale sulla dignità umana e sul coraggio necessario a capire le persone più che opprimerle”. “L’opera sfida coloro che sono in grado di cercare la pace e di opporsi alla guerra, il dialogo piuttosto che la distruzione”.
Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR
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