Ernst Lubitsch nasce a Berlino il 28 gennaio 1892 da genitori di origine ebraica. Comincia a fare l’attore in Germania a partire dal 1913. Arriva negli USA, dove nel 1924 gira il suo promo film come regista “Matrimonio in quattro” .Terminato “Quell’incerto sentimento” (1941), una commedia sentimentale con Merle Oberon e Melvyn Douglas, Ernest Lubitsch avvia il set di “To be or not to be”. Distribuito in America nel 1942, il film impatta inevitabilmente con il tragico evento della seconda guerra mondiale. Un situazione che penalizza non poco la circolazione della pellicola soprattutto in Europa. In Italia l’uscita arriva a guerra finita, nel 1947 con il titolo “Vogliamo vivere”. Protagonista femminile è Carole Lombard, diva brava e sfortunata: Finito il film e entrati inguerra gli Usa, la Lombard si mette a disposizione a favore delle attività per l’esercito. Dall’Indiana decide di tornare a casa con un piccolo aereo, che però precipita sulle montagne del Nevada, lei muore a 33 anni. L’anno dopo, Lubitsch gira “Il cielo può attendere”, un altro grande successo in perfetto “Lubitsch touch”.
Visionato il film, il Centro Cattolico Cinematografico scrive nella scheda: Soggetto : Alla vigilia dell’ultima guerra una compagnia di artisti polacchi deve mettere in scena un commedia antinazista, ma gli eventi precipitano e ben presto Varsavia è alla mercé del governatore tedesco. Gli artisti che hanno dovuto smettere di recitare hanno però costituito un attivo centro di resistenza e grazie ai costumi che avevano pronti per la commedia, giocano una serie di beffe agli oppressori riuscendo alla fine a mettersi in salvo in Inghilterra servendosi dell’aereo di Hitler
Commedia parodistica ricca di humour e di trovate che si giova inoltre di una brillamte interpretazione. Giudizio morale: Il carattere della vicenda fa indulgere su alcune lievi mende e ne fa consentire la visiione a tutti in pubblica sala (Segnalazioni Cinematografiche, vol. XXI – anno 1947, pag11).
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